NAPOLI – Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Parco Archeologico dei Campi Flegrei e il Museo Civico di Procida “Sebastiano Tusa” ospitano fino al 31 dicembre 2022 la mostra “I Greci prima dei Greci. Alle origini della presenza ellenica nel Golfo di Napoli”, un progetto promosso da Procida Capitale italiana della cultura 2022.
Il percorso espositivo
La mostra, che presenta al pubblico una serie di reperti assolutamente inediti, si sviluppa in tre luoghi, prendendo avvio al Museo Civico di Procida, con l’esposizione dei più significativi frammenti ceramici egeo-micenei. Qui il percorso espositivo, curato dalle archeologhe Monica Scotto di Covella e Federica Bertino, è focalizzato nel rappresentare il ruolo di grande rilievo del comprensorio Procida-Vivara nell’ambito dei traffici marittimi che collegavano la Grecia micenea con l’Occidente durante il II millennio a.C.
Il racconto prosegue al MANN con un focus sulla civiltà micenea e sulle attestazioni materiali a essa riconducibili nel Golfo di Napoli, per poi soffermarsi sulle relazioni tra Egeo e area campana nella prima metà dell’VIII secolo a.C. Siamo ormai all’alba della colonizzazione greca in Occidente, che prese avvio con la nascita di Pithekoussai, l’odierna Ischia. L’esposizione del MANN, a cura di Giovanni Vastano, Responsabile della Sezione Preistoria e Protostoria, è integrata in un tour che coinvolge il Museo Civico di Procida e il Parco Archeologico dei Campi Flegrei. Se a Procida si sviluppa l’incipit del percorso, con una dedica simbolica al ruolo di Vivara nell’età del Bronzo, ai Campi Flegrei il racconto si concentra sulla fondazione di Cuma, la mostra al MANN si configura come anello di congiunzione tra due momenti diversi: un legame che testimonia come la contaminazione culturale fosse all’origine di nuovi percorsi storici e culturali in epoca antica.
L’itinerario si conclude al Castello di Baia, a Bacoli, sede del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, che giovedì 29 settembre ha ospitato la conferenza di presentazione del progetto, dove si illustra la fondazione di Cuma, che rappresenta il definitivo stanziamento sulla terraferma di genti elleniche in Campania. Qui i Greci impiantarono una vera e propria città, leggibile in ogni sua parte (abitato, necropoli, santuari). La tappa del PAFLEG, a cura di Francesca Mermati, responsabile del catalogo, costituisce il punto ideale di arrivo del percorso che partendo da Procida e dai primi contatti micenei e passando per Pithekoussai e i primi contatti coloniali, trova il suo naturale esito nella fondazione di Cuma e nel progressivo strutturarsi di un’area in cui le popolazioni coinvolte diventeranno presto non più greche, indigene o etrusche, ma campane.
“Il Museo Civico di Procida è stato uno dei punti cardine del dossier di candidatura di Procida Capitale Italiana della Cultura. – spiega Nicola Scotto Di Carlo, Direttore del Museo Civico Sebastiano Tusa – Con la Missione Archeologica Vivara, insieme alla Soprintendenza Archeologica dell’area metropolitana di Napoli, e il percorso del Museo Civico uniamo in un percorso fluido la ricerca scientifica, le attività di tutela, conservazione e divulgazione delle provenienze dagli scavi preistorici di Vivara. Vivara è la custode delle tracce più antiche di quelle interazioni commerciali e culturali che avvenivano nel Mediterraneo. Interazioni che significano contaminazioni tra i popoli che costruivano le basi del loro sviluppo sociale, del loro modo di vivere e dell’articolazione delle proprie economie. La collezione esposta delle ceramiche egee-micenee ne fornisce piena testimonianza e avvia il percorso narrativo-espositivo de ‘I Greci prima dei Greci’, per il quale, in pieno spirito di collaborazione, vorrei ringraziare il Direttore del MANN Paolo Giulierini nell’aver concesso in prestito al nostro Museo il corredo funerario cumano allo scopo di rafforzare il legame tematico e bi-direzionale delle nostre rispettive collezioni”.
“Sin dalla nascita della candidatura – dice il Direttore dell’Archeologico, Paolo Giulierini – il Museo Archeologico Nazionale di Napoli fa orgogliosamente parte della grande squadra di Procida Capitale italiana della Cultura. E non poteva essere diversamente, non solo per il valore storico altissimo di questo territorio e la prestigiosa vetrina guadagnata, ma soprattutto perché ispirati dal magnifico slogan ‘La cultura non isola’, insieme rafforziamo sempre più le nostre ‘reti’. Lo dimostra ancora una volta questa preziosa mostra ‘diffusa’ che al MANN ha un suo significativo approdo nella sezione Preistoria e Protostoria. Il percorso propone pezzi mai esposti e vasi micenei della collezione, rimandando alla storia antichissima di Procida e Vivara, mentre al Museo Civico andrà in prestito un corredo funerario da Cuma. Un nuovo straordinario invito a viaggiare sulle rotte flegree”.
“Molti sono i luoghi del Mediterraneo che incarnano il senso dell’incontro e del confronto tra popoli e culture e tra di essi sicuramente possiamo annoverare la costa flegrea. – sottolinea il Direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Fabio Pagano – Nella metà dell’VIII sec. a.C. con la fondazione di Cuma la storia imprime una formidabile accelerazione allo sviluppo di un nuovo sistema di relazioni. Siamo abituati a studiare e valutare le conseguenze e gli esiti di questo importante avvenimento. Il progetto “I greci prima dei greci” ci porta invece a indagare il prima, a esplorare la complessità e la stratificazione delle relazioni culturali del Mediterraneo antico, i precedenti storici dei rapporti tra i greci e la Campania. Un progetto che indaga antiche reti di contatti e che si fonda sulla moderna collaborazione di Istituzioni territoriali che hanno lavorato insieme per ribadire la centralità dell’area flegrea nell’evoluzione storica e sociale del Mediterraneo”.