FERRARA – I decori che ornavano il Cortile d’Onore di Casa Romei saranno di nuovo fruibili grazie al progetto “SOGNO O SON DESTE“. L’iniziativa, che ha debuttato in luglio a Vignola (Mo), ed è stata in settembre a Modena, sarà ora a Ferrara fino al 12 dicembre. Si tratta delle zone dove la casata d’Este ha regnato per sei secoli, dal 1200 alla metà dell’800.
La ricchezza ornamentale dei decori del doppio loggiato del Cortile d’Onore della quattrocentesca Casa Romei a Ferrara sarà visibile da venerdì 19 ottobre, a partire dalle ore 19.00 fino al 12 dicembre. Sarà possibile scoprire come appariva il loggiato grazie a una proiezione luminosa digitale realizzata fedelmente con tecniche di ricostruzione virtuale d’avanguardia.
Il progetto è realizzato in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Carife (Cassa di Risparmio di Ferrara), Fondazione di Vignola e BPER Banca, per mettere “letteralmente” in luce le residenze e le architetture della casata dEste, antica signoria italiana di Ferrara che ha dominato dal 1208 fino al 1859 i territori che si estendono tra Ferrara, Modena e Reggio Emilia. Il progetto è stato realizzato grazie alla preziosa collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia e l’Università di Ferrara.
L’appuntamento (in via Savonarola, 30) sarà preceduto, a partire dalle ore 18,00, da un concerto a cura del Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara: Cantar Sacro e Cantar Profano, musica alla Corte degli Este.
Casa Romei ospita un ricchissimo e affascinante percorso museale che attraversa la cultura e l’arte ferrarese del XV e XVI secolo. Ancora oggi possiamo ammirare il dialogo tra i cicli pittorici creati nelle sale interne del pianterreno e le pitture che abbelliscono l’esterno. Nei loggiati e nel monumentale Cortile d’Onore figurano decorazioni fiorite tardogotiche, con riferimenti allaraldica della famiglia Romei, e Sibille dipinte nella sala gotica che prende il loro nome.
Le proiezioni di “Sogno o Son Deste” saranno accompagnate da una serie di eventi collaterali nell’ambito di Openart, organizzati in collaborazione con il Conservatorio di Ferrara, l’Ente Palio, il Museo Archeologico e i Musei Civici di Arte Antica.
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