CORTONA – È tornata a splendere la Lunetta di Beato Angelico che sovrasta il portale maggiore della chiesa di San Domenico a Cortona. L’opera, raffigurante la Madonna con Bambino e Santi, è stata recentemente restaurata grazie al generoso contributo di un anonimo benefattore e all’impegno della parrocchia di San Domenico in collaborazione con la Soprintendenza di Siena, Grosseto e Arezzo.
Il restauro
Risalente al 1434 circa, la Lunetta era già stata restaurata nel 1955, ma nel corso degli anni aveva subito un deterioramento a causa di un distacco e di un vetro protettivo ormai obsoleto. L’intervento di restauro, condotto da Luciana Bernardini e Beatrice Cenci sotto la supervisione di Serena Nocentini e Isacco Cecconi, ha permesso di pulire l’affresco, consolidare la struttura dove necessario, rifare la stuccatura e procedere con un ritocco pittorico.
Oltre al restauro conservativo, l’intervento ha previsto anche l’installazione di un nuovo sistema di protezione dalle intemperie, una nuova illuminazione e un nuovo vetro museale che migliora la fruizione dell’opera.
“La mia presenza all’inaugurazione vuole esprimere la gratitudine per chi si è impegnato fattivamente per il restauro di questa opera – ha detto il vescovo Andrea Migliavacca -. Che possa essere di incoraggiamento per altre opere che necessitano di cura“.
Un esempio di collaborazione virtuosa
Il restauro della Lunetta di Beato Angelico è un esempio virtuoso di collaborazione tra enti pubblici, privati e cittadini.
“È motivo di grande soddisfazione vedere questo intervento concluso e soprattutto poter ammirare ancora l’opera, in sicurezza, nel suo luogo originario – spiega Serena Nocentini, direttrice dell’Ufficio diocesano per i Beni Culturali – Le opere d’arte devono restare, possibilmente, nei luoghi di culto per conservare alle chiese l’aspetto significativo della fisionomia originaria. Il concetto di ‘nuova’ leggibilità dell’opera, è stato la ragione fondamentale alla base di questo restauro che ha visto anche la messa in opera di un nuovo vetro protettivo e di una più moderna illuminazione“.
“Un intervento indispensabile – ha sottolineato Nocentini – per il quale ringrazio le restauratrici per il meticoloso lavoro svolto, il parroco e i parrocchiani di San Domenico per averlo fortemente promosso e la nostra Soprintendenza, con il funzionario Isacco Cecconi, per il consueto impegno a tutela dei beni della nostra Diocesi. In ultimo, ma non per importanza, il nostro ringraziamento all’anonimo mecenate cortonese che con la sua nobile e generosa donazione ha reso possibile tutto questo“.
“Il restauro della Lunetta di Beato Angelico – ha concluso don Giovanni Ferrari, parroco di San Domenico – è un risultato molto importante per tutta la comunità cortonese. È stato reso possibile grazie all’impegno di molte persone che ci permettono oggi di tornare ad ammirare un’opera straordinaria dimostrando che quando una comunità è viva e coesa, se ciascuno da il suo contributo, si possono raggiungere grandi risultati”.