ROMA – La Germania riconsegna all’Italia una testa romana del II secolo d.C. Spiega il Mibac in una nota: “le prime notizie della sua esistenza risalgono al 1937 e il reperto faceva parte di una statua composta da testa e busto di un giovane”.
Trafugata dall’Italiapresumibilmente tra il 1944 e l’inizio degli anni ’60, fu solo nel1964 che il reperto finì nel museo archeologico dell’Università di Münster dopo che il direttore dell’epoca l’aveva acquistato da un privato cittadino di Amburgo. Non vi erano, allora, evidenze sulla provenienza illecita. La buona fede dell’Università e del suo museo Archeologico è stata confermata quando, da parte tedesca, è stata avanzata spontaneamente la proposta di restituzione della testa.
La cerimonia di riconsegna si è svolta presso la residenza dell’ambasciatore tedesco a Roma. Presenti, oltre al ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, l’Ambasciatore tedesco in Italia, Viktor Elbling, il Rettore dell’Università di Münster, Johannes Wessels, il capo dell’Ufficio Legislativo del Mibac, Lorenzo D’Ascia, il Comandante del Comando Tutela Patrimonio Culturale, Gen. Fabrizio Parrulli e il sindaco del Comune di Fondi, Giuliano Carnevale.
“Si tratta di un atto dal valore altamente simbolico – ha dichiarato Bonisoli – in quanto testimonia la piena adesione di Italia e Germania a principi e valori di carattere universale e il nostro approccio condiviso al concetto di tutela del patrimonio culturale. L’atteggiamento dell’Italia non è solo quello di un Paese che rivendica la restituzione di opere d’arte trafugate ma siamo in prima fila, quando ne ricorrono le circostanze, nella restituzione di opere d’arte appartenenti al patrimonio culturale di altri Paesi. È così che intendiamo combattere il fenomeno del mercato illegale del patrimonio culturale”.