PISA – I Carabinieri per la tutela del Patrimonio Culturale di Monza hanno restituito a Pierfrancesco Pacini, presidente dell’Opera della Primaziale Pisana, una porzione di un affresco rinascimentale dell’artista Benozzo Gozzoli, trafugato nel 1944.
L’affresco è stato individuato nell’ambito di una più ampia attività investigativa condotta dai militari monzesi finalizzata al contrasto del traffico illecito internazionale di beni archeologici, che ha portato al sequestro dei preziosi reperti. Le indagini, avviate nel 2020, hanno permesso di verificare che il bene, non presente nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, il più grande database di opere d’arte rubate al mondo, sarebbe stato trafugato nel 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale, verosimilmente durante i lavori di ristrutturazione del Camposanto di Pisa conseguenti al bombardamento del 27 luglio 1944 operato dall’aviazione americana.
Lo strappo di affresco, esportato illecitamente, era stato acquistato da un cittadino lombardo presso un antiquario inglese negli anni Novanta. Attraverso la collaborazione con i funzionari archeologi della Direzione dell’ente pisano e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, è stato possibile stabilire che l’opera proveniva dal Camposanto, dove, da maggio 2000, è sepolto, per sua espressa volontà, Deane Keller, Capitano della V Armata statunitense, appartenente ai Monuments Men, che il 2 settembre 1944 entrò a Pisa con il compito di censire i danni subiti da monumenti e opere d’arte, tra cui il Camposanto e il Battistero.
Il recupero del manufatto rinascimentale si inserisce nella stessa attività investigativa che il 18 maggio 2021, a Castellammare di Stabia (Napoli), ha consentito la restituzione di tre strappi di affresco al Parco Archeologico di Pompei.