Venezia – Le foglie di tabacco ocra illuminate dai raggi che filtrano dalle finestre delle antiche vetrate della chiesa di St. George, raccontano i paesaggi d’oro della Repubblica Dominicana. Trasparenti e attraversate da una filigrana di nervature, parlano la lingua dolce dell’isola dove nel 1942 approdarono le caravelle di Cristoforo Colombo che la chiamò Española. Arrivano da La Aurora, la più antica fabbrica di tabacco dell’isola dove ancora si tramanda l’antico mestiere della produzione del sigaro e dove la comprensione delle diverse varietà vegetali e delle caratteristiche organolettiche di queste foglie sono insegnate in un corso a cui partecipano persone che arrivano da tutto il mondo.
Sono proprio queste foglie, mescolate alla resina e trasformate in velate suggestioni che scendono dall’alto a coprire le navate dell’unica chiesa anglicana di Venezia, le protagoniste di Conexión il progetto dell’artista-architetto LiLeón (Lidia León Cabral) e del critico d’arte Roberta Semeraro che rappresenta il Padiglione della Repubblica Dominicana alla diciassettesima Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, in corso in laguna fino novembre 2021.
«L’artista – spiega la curatrice Roberta Semeraro che ci introduce all’installazione nella chiesa di Campo Vio, crocevia di attività della comunità anglicana di Venezia e proprio al centro di quel chilomentro dell’arte che unisce Punta della Dogana alle Gallerie dell’Accademia e al Peggy Guggenheim Museo – proviene da una famiglia di coltivatori di tabacco. Da qui la scelta di un ritorno all’utilizzo di materiali naturali come le sue foglie, caratterizzate da una particolare resistenza e con proprietà meccaniche simili al legno che le rendono particolarmente adatte all’uso in architettura». Come in un giardino autunnale che accoglie il visitatore, le foglie, lavorate con la resina a formare grandi pannelli modulari che si srotolano fino a terra, sembrano prendere vita dalle antiche vetrate a mosaico che illuminano la parte alta delle navate e che sono dedicate ai celebri inglesi residenti a Venezia. «Tra loro – continua la Semeraro – anche John Ruskin, il primo a teorizzare l’importanza della connessione delle arti con la natura e il lavoro dell’uomo».
Conexión riesce così a mescolare, in un unico paesaggio artistico, la chiesa anglicana, che unisce a Venezia le anime degli inglesi, ma non solo, in iniziative inclusive di diverse tendenze in materia di culto, e le mille nervature delle foglie di tabacco che rimandano al concetto di inclusione/integrazione di tante particelle in un unico organismo vivente. Continuano a vivere, e a pulsare, illuminate dalla luce del sole, in una continua connessione tra arte e architettura. «Il mondo creativo vive di connessioni artistiche – spiega la curatrice – e questa Biennale è davvero un mix di discipline che riflettono in maniera rivoluzionaria sul concetto di riutilizzazione».
Ma la pandemia da covid-19 ha lasciato il segno anche in questo progetto, un po’ come in tutta la produzione di questa Biennale dal titolo profetico (era stato deciso prima che scoppiasse l’epidemia) e quanto mai attuale How will we live toghether? Grazie all’intervento della LiLeón, infatti, la navata di St. George si è trasformato in un luogo reale e al tempo stesso virtuale, dove possono incrociarsi le istanze di studio, di crescita e di approfondimento architetti, urbanisti, sociologi e giornalisti dominicani. «Grazie alla tecnologia una trentina di loro saranno in connessione con l’Italia e con Venezia. In questi mesi Conexión si è infatti trasformata in una piattaforma virtuale che, grazie a zoom, ha offerto a tutti la possibilità di esprimersi e confrontarsi sui loro progetti. I visitatori del padiglione dominicano avranno così l’opportunità di partecipare alle attività svolte della Repubblica Dominicana e viceversa, il pubblico dell’isola potrà partecipare attraverso i canali streaming agli eventi organizzati all’interno della chiesa». E turismo e sostenibilità, non a caso, sono al centro di molti di questi progetti che si son sono via via trasformati in eventi ed iniziative.
Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia
Padiglione della repubblica Dominicana
Curatore: Roberta Semeraro
Artista-Architetto: Lidia León Cabral
Venezia, St. Geroge Anglican Church
22 maggio – 21 novembre 2021
Campo San Vio
Dorsoduro 729/730
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