FIRENZE – E’ stato presentato giovedì 21 febbraio il restauro della grotta artificiale del Giardino della Villa medicea di Castello a Firenze, che fa parte del sito Unesco “Ville e giardini medicei in Toscana” dal 2013. Si tratta di una delle realizzazioni più celebri e originali dell’arte fiorentina del Cinquecento e della storia del giardino italiano.
Sono intervenuti alla presentazione: Stefano Casciu, direttore del Polo museale della Toscana, Monica Barni, vicepresidente della Regione Toscana e assessore alla Cultura, Andrea Pessina, soprintendente alle Belle Arti per la città metropolitana di Firenze, Filippo Vannoni, presidente di Publiacqua Spa, Marco Mozzo, direttore del Giardino della Villa medicea di Castello, accolto dai saluti di Aldo Menichetti vicepresidente dell’Accademia della Crusca, che ha sede nella Villa Medicea.
I restauri, ultimati lo scorso settembre, sono stati eseguiti in collaborazione tra il Polo museale della Toscana e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, con finanziamenti del Ministero per i Beni e le attività culturali per un importo complessivo pari a 400mila euro. Altri fondi sono stati messi a disposizione da Publiacqua spa e dalla Regione Toscana tramite il bando POR Fesr 2014-2020.
Gli interventi di restauro hanno portato alla luce parte dell’originale impianto idraulico cinquecentesco e si sono successivamente concentrati sulle superfici decorate, sulla parte esterna della volta della grotta e sulle superfici lapidee della facciata di ingresso, danneggiata da fenomeni di degrado nel corso degli anni. E’ stato inoltre realizzato un nuovo impianto idraulico che restituirà in futuro alla grotta il sistema di giochi d’acqua e sonorità che ha incantato i visitatori fin dal XVI secolo. Infine è stata avviata la digitalizzazione della ricca documentazione di restauro prodotta in questi anni di cantiere che confluirà nel sistema informatico Sicar messo a punto dal Mibac.
La Grotta degli animali o del Diluvio fu progettata da Niccolò Pericoli detto il Tribolo intorno al 1540. La sua complessa iconografia venne realizzata per esaltare il ruolo pacificatore ed il dominio illuminato sulla Toscana del nuovo governo di Cosimo I de’ Medici. Il progetto originale si trasformò poi nel corso del Cinquecento, con l’apporto di altri architetti e scultori della corte medicea, tra cui Giorgio Vasari, Bartolomeo Ammanati e il Giambologna e con successivi interventi e restauri sino alla fine del Settecento.
“È un vero piacere poter riaprire al pubblico la Grotta degli animali liberata da tutti i ponteggi dopo più di vent’anni di attività di cantiere – ha affermato Stefano Casciu – Restituire per la prima volta la funzionalità dei giochi d’acqua che hanno rappresentato per secoli la maggiore attrattiva di questo luogo magico è un grande risultato di cui essere fieri, e per il quale desidero ringraziare tutti coloro che nel nostro Ministero e nelle altre istituzioni hanno dato il loro contributo. Riportare nel Giardino di Castello l’acqua e le sue sonorità, elementi insostituibili nella storia dei giardini italiani, è un sogno che si è avverato”.
“Siamo orgogliosi – ha detto Monica Barni – di contribuire all’intervento di restauro della Grotta degli animali della Villa Medicea di Castello che oggi presentiamo nel suo rinnovato splendore. Si tratta di un intervento che ha l’obiettivo di valorizzare un sito che fa parte dal 2013 del Patrimonio Mondiale dell’Unesco e come tale riceve dalla Regione cura e attenzione”.