ROMA – Il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini commentando quanto detto dal presidente siriano, Bashar al Assad, secondo cui le forze governative hanno oramai ripreso il totale controllo della città di Palmira, che ospita il sito archeologico romano dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, in mano all’Isis dal maggio 2015, ha dichiarato: “I nostri caschi blu della Cultura sono pronti ad intervenire a tutela del patrimonio culturale minacciato o devastato dal terrorismo internazionale. Se Palmira sarà la prima occasione in cui verremo chiamati lo decideranno l’Unesco e la comunità internazionale, che devono anche stabilire tempi, modalità e coinvolgimento di uno o più paesi. Noi comunque siamo pronti”.
Alle parole del ministro Franceschini si aggiungono quelle di Dorina Bianchi, sottosegretario al ministero dei Beni e delle attività culturali: “Palmira è un città simbolo del passaggio tra Oriente e Occidente. Riportarla al suo splendore sarebbe la risposta migliore alla cieca furia distruttrice di Daesh. Per questo è auspicabile che sia la comunità internazionale, con l’Unesco, sia le stesse autorità siriane accolgano con favore la disponibilità del ministro Franceschini a inviare la task force dei Caschi blu della cultura”. “Il terrorismo, infatti, punta ad annientare l’Occidente. Per questo – aggiunge la Bianchi – colpisce anche il patrimonio artistico e culturale, simbolo fortemente identitario. In questa logica rientra la distruzione di Palmira, uno dei siti archeologici più belli e importanti al mondo, e la decapitazione di Khaled Asaad, ex direttore e custode del sito”.