LONDRA – Due interi piani della galleria con oltre 500 oggetti, tra fotografie, cimeli vari, diari personali, album, vestiti, chitarre, simulazioni 3D, registrazioni inedite, per una immersione totale nell’universo creativo della band che da 54 anni domina ancora il mondo della musica pop rock.
L’esposizione ripercorre in maniera fedele tutte le fasi di evoluzione della band sin dai primi anni ’60. I visitatori sono accolti dal logo Lips and Tongue (la celebre linguaccia) disegnato da John Pasche.
Si parte dunque dalla riproduzione del primo appartamento di 102 Edith Grove, condiviso nel 1962 da Mick Jagger, Keith Richards e Brian Jones, fino ad arrivare alle collaborazioni con altri celebri artisti, musicisti, designer, scrittori, da Andy Warhol a Shepard Fairey, da Alexander McQueen, a Ossie Clark fino a Tom Stoppard e Martin Scorsese. Insomma dai tempi della Swinging London a oggi gli Stones, ormai arzilli “vecchietti” sono sempre riusciti a rimanere sulla cresta dell’onda, e questa mostra ne è una ulteriore testimonianza. L’esposizione, che sarà visitabile fino al 4 settembre, propone anche una simulazione tridimensionale che permette ai visitatori di salire virtualmente sul palco o nel backstage di un concerto.
Intanto come annunciato da Ron Wood, la band è al lavoro su un nuovo album, si tratta di una raccolta di cover di canzoni di autori che hanno fatto la storia del blues, da Little Walter a Howling Wolf.
Info: www.stonesexhibitionism.com