ROMA – È stato presentato dalla Soprintendenza speciale per il Colosseo e l’Area archeologica centrale di Roma e dalla Fondazione RomaEuropa Arte e Cultura un calendario di appuntamenti che da giugno a novembre animerà il Palatino. Il progetto si pone l’obiettivo di rendere sempre più fruibili siti spesso poco conosciuti dai romani, come lo Stadio di Domiziano, aprendoli all’arte contemporanea e alla commistione di generi culturali diversi. Il calendario prenderà il via il 24 giugno con la mostra ”Par tibi, Roma, nihil” in programma fino al 18 settembre, ideata dala presidente di RomaEuropa, Monique Veaute, a cura di Raffaella Frascarelli e realizzata in collaborazione con Nomas Foundation ed Electa. 27 artisti proporranno i loro lavori in un’esposizione che si snoda dalle arcate e dal grande terrazzo della Domus Severiana allo Stadio di Domiziano che, per l’occasione, sarà restituito al pubblico dopo una chiusura durata tre anni. Oltre alla mostra sono previste anche 5 rappresentazioni del Palamede, l’eroe cancellato di Alessandro Baricco dal 4 al 9 luglio. Il soprintendente, Francesco Prosperetti ha dichiarato: “Questi sono luoghi più conosciuti dai turisti che dai romani forse anche perché, per molto tempo, sono rimasti chiusi per problemi di restauro e messa in sicurezza. Adesso sono nelle condizioni di essere aperti ma vogliamo renderli fruibili con degli eventi che consentano di selezionare un pubblico, consapevole ed attento all’arte contemporanea”.
Anche il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, intervenendo ha sottolineato: ”L’idea di portare in luoghi straordinari dell’archeologia romana l’arte contemporanea è un modo di valorizzarli, renderli vivi e incrociare le arti tra di loro”. Franceschini ha inoltre aggiunto “non dobbiamo occuparci soltanto del glorioso passato che l’Italia ha avuto, ma dobbiamo valorizzare il patrimonio di creatività, talenti e contemporaneità che c’è nel nostro Paese. Questa è una prova che mettendo insieme pubblico e privato si possono fare cose di cui parlerà tutto il mondo”.
Infine Prosperetti ha annunciato che la Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma sta studiando dei “pacchetti culturali” legati ai biglietti per l’accesso alle aree di propria competenza. In questo modo al visitatore sarebbe offerta una proposta culturale specifica che si aggiungerebbe alla normale visita, per esempio la possibilità di assistere a uno spettacolo o di seguire percorsi mirati che includono anche luoghi normalmente chiusi. “Fino a oggi – ha spiegato ancora Prosperetti – abbiamo venduto i biglietti ma non abbiamo saputo offrire un consumo culturale. Quello che vorrei riuscire a fare nell’arco del mio mandato è strutturare un’offerta culturale, nel senso che il biglietto che vendiamo possa includere non soltanto l’accesso ai monumenti, agli edifici e alle zone archeologiche di nostra competenza, ma anche, per esempio, la possibilità di visitare mostre o assistere a spettacoli allestiti negli stessi luoghi, oppure di seguire dei percorsi specifici in particolari edifici, magari poco conosciuti anche ai romani. Questi percorsi specifici – ha precisato Prosperetti – potrebbero anche comprendere dei luoghi normalmente chiusi al pubblico e il Palatino, per esempio, ne ha tanti. Insomma, al biglietto sarebbero legati dei pacchetti culturali che danno un valore aggiunto alla visita”.