CRACOVIA – Con la decisione presa durante la 41esima sessione del Comitato del Patrimonio mondiale, in corso a Cracovia, dal 2 al 12 luglio 2017, i siti italiani iscritti nella lista salgono a 53. L’Italia detiene dunque il primato, come ha rimarcato anche il ministro dei Beni culturali e turismo Dario Franceschini.
Sono state riconosciute patrimonio delle Nazioni Unite le antiche faggete, che si estendono per una superficie di 2.127 ettari sugli Appennini fra Lazio, Abruzzo e Molise e le Opere di difesa veneziane, strutture realizzate dalla Repubblica Veneziana in un periodo compreso tra il XVI e XVII secolo, presenti a Bergamo, Palmanova, Peschiera del Garda per l’Italia, Zara e Sebenico per la Croazia, Cattaro per il Montenegro.
Il ministro dei Beni culturali e turismo Dario Franceschini, ha così commentato: “Un importante risultato che conferma il forte e pluriennale impegno dell’Italia nell’attuazione della Convenzione del Patrimonio mondiale Unesco. Un’opera preziosa che consente al nostro Paese di mantenere il primato del numero di siti iscritti alla Lista e di esercitare un notevole ruolo nella diplomazia culturale nel contesto internazionale”.