TORINO – In occasione della rassegna Torino Design of the City, anche alla luce delle recenti difficoltà legate all’emergenza Covid-19, è stato delineato un Coordinamento tra le Città Creative UNESCO italiane con l’obiettivo di promuovere un modello di sviluppo del territorio che abbia la creatività come fondamento.
La riflessione parte proprio dalla crisi attuale, che sta colpendo il tessuto creativo, produttivo, distributivo e formativo delle “città creative”. Da qui la necessità di fare rete per dare nuovo ossigeno ai settori economici più colpiti, a cominciare dal comparto culturale, e trovare insieme soluzioni per adattarsi alla “nuova normalità” che sta vivendo la nostra società.
L’idea è quella di far diventare il Coordinamento una vera piattaforma di riflessione e ricerca nell’ambito delle nuove economie e favorire la connessione integrata tra cultura, sviluppo economico e turismo, andando oltre i cluster tematici – Musica, Design, Film, Arte popolare, Gastronomia, Letteratura, Arti Digitali – in cui ogni Città Creativa è inserita. Si tratta quindi di incoraggiare una maggiore trasversalità, che da sempre si trova nel DNA dell’UNESCO, e una più stretta alleanza tra amministrazioni comunali.
Le città coinvolte sono Alba, Bergamo e Parma (gastronomia), Biella, Carrara e Fabriano (artigianato), Bologna e Pesaro (musica), Milano (letteratura), Roma (cinema) e Torino, dal 2014 unica città italiana in rappresentanza del mondo del design. Il nuovo Coordinamento ha fissato come ulteriore obiettivo l’impegno ad allargare il network anche ad altre città, in particolare del Sud d’Italia, e a sostenere le candidature per il cluster Media Arts, al momento unico privo di una rappresentanza italiana.
Sarà Fabriano, già forte dell’esperienza dell’Annual meeting del 2019, a guidare i lavori con il supporto di Carrara e Pesaro, mentre Torino ospiterà i prossimi incontri del Coordinamento anche nel 2021 e 2022.