ROMA – “Dentro l’Opera” è il titolo del nuovo format televisivo creato ad hoc da Artlouder per Sky Arte, che ha lo scopo di promuovere le bellezze artistiche e culturali del Lazio.
La serie prenderà il via a marzo in prima serata su Sky Arte, ma è stata opzionata in numerosi Paesi internazionali per l’anno 2022.
“Il Lazio – ha spiegato, nel corso della presentazione al MAXXI, il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – è la prima Regione in Italia a promuovere le sue eccellenze attraverso un format televisivo, seguito a livello nazionale e internazionale e con cui vogliamo non solo raccontare l’unicum del nostro territorio ma anche invitare turisti e viaggiatori a soggiornare qui, per vivere l’unicità di questi straordinari luoghi tra Arte, archeologia, natura, mare, laghi, montagne e borghi storici, con la centralità di Roma come attrattore per scoprire tutto il Lazio, anche quello meno conosciuto. Ripartiamo ora attraverso il turismo come volano di rilancio per il settore e tutto l’indotto”.
Le sei puntate dedicate alle provincie laziali
1° puntata – provincia di Frosinone, “Sulle orme dei Santi e dei Papi”
La Certosa di Trisulti, a Collepardo, fondata da Innocenzo III nel 1204 e famosa per la sua Antica Farmacia delle Erbe.
L’Abbazia di Montecassino, fondata nel 529 da San Benedetto (patrono d’Europa) e le cui reliquie sono ospitate all’interno della Cripta. Più volte distrutta, fu rasa al suolo nel tragico bombardamento del 15 febbraio 1944 e subito dopo ricostruita.
Anagni famosa, tra le altre cose, per essere stata la residenza di quattro Papi (tra cui Bonifacio VIII). Tra le bellezze che conserva c’è la Cripta della Cattedrale romanica considerata la “Cappella Sistina del Medioevo con i suoi affreschi del periodo 1231-1255. Cattedrale dove, nel 1160, papa Alessandro III scomunicò Federico Barbarossa e l’antipapa Vittorio IV. Nel centro della città si trova il Palazzo di Bonifacio VIII con la sala dello storico schiaffo.
2° puntata – provincia di Viterbo, “Palazzi e i giardini della Tuscia”
Viterbo, con il Museo Civico della Chiesa di Santa Maria della Verità che conserva, tra i diversi affreschi, lo Sposalizio di San Giuseppe, opera di Lorenzo da Viterbo considerato alla stregua del Mantegna o Piero della Francesca.
Caprarola con Palazzo Farnese, considerato uno degli esempi più belli di dimora rinascimentale. Deve la sua sontuosa bellezza ai migliori pittori e architetti dell’epoca che vi lavorarono.
Bagnaia e Villa Lante, tra i giardini italiani più famosi del XVI secolo. Nel 2011 ha ottenuto il riconoscimento di “Parco più bello d’Italia”.
Bomarzo ed il suo “Parco dei Mostri”. I suoi giardini furono costruiti nel 1547 per volere del principe Pier Francesco Orsini con la presenza di alcune sculture in basalto ritraenti animali mitologici, divinità e mostri.
3° puntata – provincia di Rieti, “La Sabina che ispirò Caravaggio”, nel suo episodio biblico ambientato a Castel San Pietro Sabino e conservato agli Uffizi di Firenze
Castelnuovo di Farfa e la sua Abbazia, la splendida sede della comunità benedettina dichiarata monumento nazionale nel 1928. Un vero e proprio gioiello artistico e architettonico dove poter ammirare la splendida Basilica di Santa Maria, l’Antica Torre Campanaria, la Biblioteca Statale, i Chiostri e il Museo Archeologico.
Rieti con il Museo Civico che è una delle istituzioni museali più antiche del Lazio. La sua collezione iniziò a formarsi quando una serie di epigrafi furono riunite e sistemate sotto i portici del Palazzo Comunale. A queste iscrizioni si aggiunsero nel tempo una piccola raccolta di opere d’arte, dipinti, sculture e oreficerie accumulate dal Municipio di Rieti in seguito all’esproprio dei beni degli enti ecclesiastici.
Fara Sabina chiuderà il viaggio nella Sabina con il suo Palazzo Manfredi, Palazzo Brancaleoni, Palazzo Orsini, Palazzo Martini e la chiesa di San Giacomo. Nei dintorni è possibile ammirare l’antica cisterna a edicola del XVI secolo, la Collegiata di San Antonino Martire, il Museo Civico Archeologico, il Museo del Silenzio, Il Monastero delle Clarisse Eremite e il Teatro Potlach.
4° puntata – provincia di Latina, “La Via Francigena del Sud”, una delle grandi strade della fede
Giardino di Ninfa che il New York Times ha classificato tra i più belli e romantici giardini del mondo. Adiacente a Ninfa ecco l’Abbazia di Valvisciolo, uno dei primi esempi gotici cistercensi insieme a Fossanova e Casamari.
Sermoneta, con il suo imponente Castello Caetani e la Chiesa di San Giuseppe all’interno della quale fanno bella mostra importanti affreschi dalle chiare suggestioni di matrice michelangiolesca. Nel Castello è collocata la splendida Pala di Valvisciolo. Mentre nella Chiesa di San Nicola a Bassiano è possibile ammirare la bella tavola del Cristo bendicente.
Abbazia di Fossanova, esempio di primo stile gotico italiano. Nella sua infermeria c’è la stanza dove visse, pregò e meditò san Tommaso d’Aquino e dove morì nel 1274. L’Abbazia conserva una serie di opere di inestimabile valore.
5° puntata – Roma, “Le vie dell’acqua”
La parte conclusiva del format ci condurrà a Roma e alle sue vie dell’acqua. La città dalle duemila fontane. Fonti che in principio furono denominate “Mostre” perché dovevano mostrare pubblicamente la limpidezza delle acque che arrivavano da sorgenti lontane. Nel corso dei secoli gli artisti più famosi sono stati chiamati ad onorare con opere in marmo e bronzo gli zampilli della città Eterna.
Roma è regina delle acque, regina acquarum, grazie alla sua relazione speciale con il prezioso liquido della natura che ha lasciato la sua firma anche nell’organizzazione urbanistica della città con la creazione di terme, bagni pubblici, pozzi, fontane, ville grazie alla costruzione del sistema degli antichi acquedotti romani, un vero prodigio di ingegneria ancora ben visibile oggi a distanza di due millenni. Di questi ce n’è uno, l’acquedotto Vergine-Aqua Virgo, che è l’unico ad essere rimasto ininterrottamente in uso fino ai giorni nostri alimentando le più importanti fonti della città: Fontana di Trevi, la fontana della Barcaccia, la fontana dei Quattro Fiumi, che videro tutte l’intervento di Gian Lorenzo Bernini.
6° puntata – provincia di Roma, “Il barocco del Bernini nella provincia romana”
Tracce del barocco del Bernini sono visibili anche nella provincia romana. Come ad Ariccia, nel cuore dei Castelli Romani, dove l’artista si occupò della radicale trasformazione dell’antico borgo medievale seguendo i principi della grande urbanistica barocca. A commissionare il progetto furono papa Alessandro VII e la famiglia alla quale apparteneva, i Chigi. Ariccia divenne una sorta di “Città Stato Chigiano” o “Città ideale” del Barocco dove si può ammirare Palazzo Chigi che, con la Collegiata, crea una scenografia barocca perfetta.
Papa Alessandro VII commissionò al Bernini anche la Parrocchia Pontificia di San Tommaso Villanova a Castel Gandolfo. Nella chiesa si trovano importanti dipinti di Pietro da Cortona. Poi c’è il Palazzo Pontificio realizzato nel 1629. Fu proprio Alessandro VII il primo papa a villeggiarvi. E in seguito, fino ad oggi, il palazzo è stato utilizzato abitualmente dai papi come residenza nei periodi di riposo. Giovanni Paolo II definì Castel Gandolfo come il “Vaticano Due”.