ROMA – “Build the unexpected”, come recita il claim della campagna, è lo scopo di SLIDEDOOR, il portale attivo da giovedì 19 dicembre che collega, grazie alla tecnologia 4k live cam-streaming, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli con Palazzo Merulana a Roma.
Si tratta di uno strumento di sofisticata tecnologia, ideato dall’ingegno tutto napoletano dalla Factory Slide World. Il progetto consiste nella realizzazione di portali a grandezza naturale, attraverso cui è possibile guardare ed essere visti, vivendo l’esperienza di avere di fronte a sé persone e luoghi in realtà molto distanti. La tecnologia è così al servizio di una raffinata filosofia progettuale: dal lato opposto della porta, c’è un’altra persona che osserva ed, al tempo stesso, è osservata.
“Le connessioni tra musei oggi sono possibili anche grazie alla tecnologia. – Spiega il Direttore del MANN, Paolo Giulierini – Connettersi vuol dire far incontrare pubblici spesso diversi, trovare sinergie tra istituzioni, viaggiare anche con la mente, incontrarsi. Tradizionalmente lo si fa attraverso i prestiti, gli scambi scientifici tra studiosi. Ma le opportunità anche virtuali che si schiudono verso un futuro molto prossimo sono infinite. Accogliamo quindi con molto interesse, nella sala del Toro Farnese, questa originale sperimentazione, una ulteriore offerta per cittadini e turisti che siamo certi coinvolgerà soprattutto i più giovani”.
Il progetto è stato lanciato da CoopCulture, la più grande cooperativa operante nel settore dei beni e delle attività culturali in Italia.
“Per CoopCulture SLIDEDOOR rappresenta la porta da aprire ad un nuovo modo di proporre l’arte e la sua conoscenza esperienziale. Come? Superando confini che, prima ancora che fisici, sono emozionali” – dichiara Letizia Casuccio, direttore generale di CoopCulture – Vogliamo far vivere al visitatore un’esperienza basata sulle emozioni. Le emozioni sono il ponte tra luoghi distanti, tra il pensiero e l’azione, alimentano una rigenerazione continua. Offriamo uno specchio che riflette un altro IO, che mostra la capacità di essere altro e di evolversi. Non è un caso che abbiamo scelto di mettere in collegamento innanzitutto luoghi come il MANN, che offre testimonianza della storia dell’Umanità, e Palazzo Merulana, che è “diventato altro”, e quindi ha mostrato l’altra parte di sé, dopo l’abbandono dell’ex ufficio igiene di Roma negli anni ’60. Il cerchio si chiuderà con il messaggio di eternità della Valle dei Templi. E’ l’eterna rigenerazione di cui è capace l’arte, una metafora della nostra visione di proporre l’arte e le idee”.
A partire da febbraio 2020 entrerà in connessione anche il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento. “E’ un gemellaggio virtuale che supera lo spazio e il tempo, accumuna la visione e cerca di costruire un unico mondo in cui è protagonista la cultura, seppure da regioni diverse – sottolinea il direttore del Parco Archeologico Valle dei Templi, Roberto Sciarratta – Un modo per far conoscere realtà differenti: un museo unico al mondo, un esempio straordinario di recupero e comunità, e un sito che non ha eguali; ognuno mette qualcosa e riceve qualcosa, con il fine ultimo di meravigliare.
{igallery id=2176|cid=1826|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0}