TARQUINIA (VITERBO) – Ospitato nel quattrocentesco Palazzo Vitelleschi, costruito tra il 1436 ed il 1439 sotto il pontificato di Eugenio IV, per volontà del Cardinale Giovanni Vitelleschi, il Museo Archeologico Nazionale Tarquiniense è custode di una collezione straordinaria di opere, provenienti dagli scavi condotti nell’area dell’antica città etrusca e nelle vaste e ricche necropoli, ci narra della vita degli etruschi e della loro concezione dell’oltretomba secondo la quale il defunto sopravvive dopo la morte. Notevole è una ricca collezione di sarcofagi etruschi al piano terra, a cui si aggiunge al primo piano il settore destinato alle collezioni di ceramiche greche, tra cui vari capolavori come la kylix di Oltos, il vaso di Charinos, l’anfora di Phintias ed il cratere del Pittore di Berlino. Tra i reperti più pregevoli è il famoso altorilievo “Cavalli Alati”, dal 2015 esposti in nuovo allestimento.
L’assessore al turismo Sandro Celli a proposito di questa iniziativa ha sottolineato: “Vogliamo proporre Tarquinia in tutta la sua bellezza. Non poteva così mancare il Museo. Un altro motivo quindi per essere dal 29 al 31 luglio nella nostra città, degustando vini eccellenti immersi nell’arte”.
Il “Divino Etrusco” è organizzato dal Comune di Tarquinia, con il sostegno della Regione Lazio (Visit Lazio), in collaborazione con la Pro Loco Tarquinia, i patrocini della Provincia di Viterbo e della Camera di Commercio di Viterbo.
Per tutte le informazioni è possibile consultare il sito www.divinoetruscotarquinia.it, la pagina facebook e i profili twitter e instagram.