FERRARA – Sfhir, Man O ‘Matic, Chekos, Crisa, Gijs, Kikiskipi, Luca Ledda, Solo, Diamond, TMX, Luogo Comune, Rame 13, Giulio Vesprini, Gera, Riccardo Buonafede, Simone Carraro, Nsn997, Davide DPA, Isra Paez, Giorgio Je73, Fijodor, Giacomo Drudi, Noeyes, Alessio Bolognesi, Toni Espinar, Eleman e Giusy Guerriero sono i protagonisti di Manufactory 2019, il Festival di street art che si propone di riqualificare le mura perimetrali dello Stadio di Comacchio. Gli interventi saranno dislocati sul territorio tra Comacchio, Porto Garibaldi e Lido degli Estensi.
Il progetto Manufactory nasce nel 2017 da un’idea di Riccardo Buonafede, artista comacchiese che propone all’amministrazione comunale di dipingere alcuni muri di edifici degradati, con lo scopo di riqualificare aree dismesse e abbandonate. Da qui arriva nel 2018 la prima edizione del festival Manufactory, che porta lungo l’intera area dello Stadio le firme di Dzia, Krayon, Ironmoud, Alessandra Carloni, Davide Bart Salvemini, Dissenso Cognitivo, Reve+, Brome, Paolo Psicho, Riccardo Buonafede, Laucky, Yopoz Carlo Bascelli, Antonino Perrotta e molti altri.
Il Festival, promosso dall’Associazione di promozione sociale Spazio Marconi, gestore del FabLab MakeInCo di Comacchio, nasce dunque dalla necessità di valorizzare l’arte urbana nel comune di Comacchio. La Street art arriva per la prima volta a Comacchio nel 2005, quando uno dei più celebri street artist, BLU, posa i suoi pennelli su alcuni edifici del paese. Grazie all’iniziativa culturale “Spina Festival”, Comacchio vanta oggi opere di grande prestigio non solo di BLU, ma anche di Ericailcane e dell’artista inglese Lucy McLauchlan.
Tema di questa edizione 2019 è “il ponte”. Comacchio, denominata “la piccola Venezia”, è un antico borgo lagunare i cui ponti sono caratteristici ma anche fondamentali nell’assetto territoriale, in quanto creano collegamenti tra quelli che una volta erano isole. Per evidenziare il concetto di connessione Manufactory si pone in continuità anche col festival OSA di Diamante (Cosenza) organizzato da Antonino Perrotta, direttore artistico di questa seconda edizione del Manufactory, con il festival Vedo a Colori, coordinato da Giulio Vesprini a Civitanova Marche, e con il festival 167/B guidato da Chekos a Lecce.
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