UDINE – Sono oltre 1500 i reperti di interesse artistico-culturale o vestigia della Grande Guerra, recuperati frutto di scavi irregolari o compravendite illecite, recuperati e sequestrati nei primi sei mesi di attività dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Udine. Il valore stimato dei reperti ammonta a “svariate migliaia di euro”.
“Tutti i materiali saranno valutati e, al termine del sequestro, assegnati a strutture museali”, ha spiegato il capitano Lorenzo Pella, comandante del Nucleo. Parte dei beni di interesse artistico-culturale si ipotizza siano proventi di scavi irregolari. “Nel caso del rinvenimento di reperti di interesse storico, artistico e culturale – ha ricordato Pella – c’è l’obbligo di comunicarlo entro 24 ore. Lo Stato prevede un premio tabellare sia per lo scopritore sia, nel caso non coincida, con il proprietario del fondo”.
Il Nucleo Tpc friulano è stato istituito lo scorso 6 luglio. Ad oggi, nei sei mesi di attività, i militari hanno denunciato 19 persone, di cui una arrestata. I reati più frequentemente perseguiti sono quelli dell’impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato, contraffazione di opere d’arte e ricettazione.