FIRENZE – Sono oltre 200 i disegni dello scrittore e disegnatore toscano Bino Sanminiatelli (1896-1984) donati alle Gallerie degli Uffizi, con lascito testamentario dalla figlia dell’artista, Carla Sanminiatelli.
L’ingente gruppo di fogli – comprendente ritratti, raffigurazioni di animali e schizzi di paesaggi – offre un’importante e fondamentale testimonianza di tutte le fasi creative di Sanminiatelli.
La produzione dell’artista si sviluppa in tre differenti momenti stilistici: quello realista toscano dei primi racconti, quello più elaborato dei romanzi della maturità e quello diaristico-memorialistico. Lo stile grafico che caratterizza i lavori degli anni Dieci, con le sue semplificazioni formali perfettamente in linea con le coeve riflessioni avanguardistiche, lasciarono in seguito il passo, negli anni Venti e Trenta, a una maggiore solidità compositiva e a una più profonda e attenta introspezione psicologica, in sintonia con la poetica del “Ritorno all’ordine” che, nel campo delle arti figurative, si affermava negli stessi anni.
Sanminiatelli affiancò l’attività di disegnatore a quella di scrittore fino al 1938, per poi decidere di dedicarsi principalmente alla letteratura. Riprese però a disegnare all’inizio degli anni Cinquanta, quando annotò in uno dei suoi Diari: “Ho provato a prendere oggi una matita con ansia, con terrore e anche con stupore. Lo confesso: mi sono stupito con competenza”.
“Il mecenatismo è nel Dna di questa città – commenta il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt – e lo dimostra anche questo importante lascito che chiude il 2020: una donazione di particolare significato non solo per gli Uffizi, ma per Firenze e la sua storia. Con i disegni di Sanminiatelli si suggella il rapporto tra letteratura e arte, in nome di una sublime toscanità che rimane, grazie al generoso gesto della figlia, un patrimonio a disposizione di tutti”.
La collezione di opere di Bino Sanminiatelli sarà al centro della prossima diretta Facebook del museo per la serie “Uffizi On Air”, in programma martedì 15 dicembre alle ore 13.00. A parlarne sarà la curatrice dei Disegni del Novecento Vanessa Gavioli.