FIRENZE – Il Ministero della Cultura ha consegnato alle Gallerie degli Uffizi un’opera scultorea risalente al I secolo a. C.
La preziosa scultura va così ad arricchire la collezione dei ritratti di epoca romana del Museo fiorentino, al secondo piano della Galleria delle Statue e delle Pitture.
Realizzata in marmo, l’opera rappresenta un importante personaggio pubblico, di cui non si conosce il nome. Non è improbabile che si tratti di un ricco commerciante, abituato a viaggiare attraverso il Mediterraneo orientale e dunque conoscitore della cultura greca.
La scultura era in vendita ed è stata segnalata da un funzionario archeologo della Soprintendenza fiorentina al Ministero della Cultura, che ha esercitato il diritto alla prelazione acquisendola al patrimonio dello Stato.
Le Giornate Europee dell’Archeologia agli Uffizi
Tornano, intanto, dal 17 al 19 giugno, le Giornate Europee dell’Archeologia. Le Gallerie, oltre che con questa preziosa acquisizione, partecipano sulla loro pagina Facebook presentando un progetto dedicato alle acconciature di famose imperatrici: da Livia, moglie di Augusto e modello di tradizione, alle principesse Flavie, simbolo dello stile della nuova dinastia, passando per Faustina Maggiore, moglie di Antonino Pio e zia di Marco Aurelio.
L’iniziativa offrirà dunque l’occasione per avvicinarsi al mondo antico in modo anticonvenzionale, seguendo uno delle pratiche più comuni alla cura della persona, la pettinatura, considerata nella Roma antica – e ancora oggi – un vero e proprio mezzo di comunicazione. Mani e volti mostrati nei video appartengono alle allieve delle classi 3H e 3I dell’Istituto di istruzione superiore Elsa Morante-Ginori Conti (Istituto Nicolodi) di Firenze; il percorso è completato da un ironico dibattito in latino parlato, con Novella Lapini e Alessandro Muscillo a dare voce ai busti antichi di Ovidio e Saffo, sul ruolo centrale dei capelli nella bellezza femminile.
“Celebriamo queste giornate europee dell’archeologia in maniera ‘classica’ – ha spiegato il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt – esponendo un’importante opera, da pochi giorni diventata patrimonio pubblico – e ‘anticlassica’, dedicando alcuni video alla realizzazione di pettinature delle più celebri imperatrici romane. La ricerca, condotta da ragazzi delle scuole superiori sotto la direzione di studiosi degli Uffizi, avvicina l’antichità ai giorni nostri, invitando tutti a guardare con occhi nuovi e curiosi opere che altrimenti sarebbero appannaggio degli addetti ai lavori”.