ROMA – Parte la “rivoluzione museale” decisa dal ministro per i Beni e le attività culturali Alberto Bonisoli lo scorso 9 gennaio, che introduce modifiche al decreto ministeriale numero 507 del 1997, che disciplina le modalità di istituzione del biglietto di ingresso ai monumenti, musei, gallerie, scavi di antichità, parchi e giardini monumentali.
Il contenuto della riforma Bonisoli è stato illustrato dallo stesso ministro, dal Direttore Generale musei del Mibac Antonio Lampis e la direttrice del Polo museale del Lazio Edith Gabrielli, nel corso di una conferenza stampa, a Roma, che si è svolta nell’Auditorium del Museo Nazionale degli Strumenti Musicali.
“Con questa iniziativa – ha spiegato Bonisoli – andiamo oltre rispetto al passato e aumentiamo l’offerta culturale nel nostro Paese. Le nuove agevolazioni sono il frutto di un percorso, avviato nei mesi scorsi dal Mibac”. “Aumentando il numero di giornate gratuite in tutti i musei statali d’Italia – ha continuato il ministro – vogliamo migliorare le modalità di fruizione del nostro patrimonio culturale e far conoscere alcuni tesori nascosti o poco noti, ma ugualmente preziosi, come il museo in cui ci troviamo oggi”. “Con questo decreto – ha sottolineato Bonisoli – cambieranno fondamentalmente due cose: la prima è che con la Settimana dei musei sarà identificato un periodo preciso di lancio della stagione museale con tutti i musei statali gratuiti. Quest’anno si svolgerà dal 5 al 10 marzo e sarà un’occasione per spingere i cittadini e le famiglie a visitare i nostri bellissimi musei e ammirare le meraviglie in essi custodite”. “La seconda novità – ha detto ancora – è aver dato la possibilità a ciascun istituto statale di impostare un piano di gratuità sostenibile, migliorando la qualità della offerta e dunque di fruizione dei beni culturali, garantire sicurezza e tutela del patrimonio culturale in armonia con le esigenze del territorio”. “Con la campagna ‘Io Vado al Museo’ intendiamo avvicinare i cittadini, ed in particolare i giovani, al patrimonio culturale, fondamento dell’identità culturale italiana” – ha concluso il ministro.
Il decreto, che entrerà in vigore il 28 febbraio 2019, prevede dunque 20 giorni l’anno gratis nei musei, nei siti archeologici statali, nei parchi e giardini monumentali. In particolare introduce: 8 giornate ticket free, scelte dai direttori dei musei autonomi e dei poli museali regionali, in relazione alle specificità territoriali di ciascun sito; 6 giornate ad ingresso gratuito durante la ‘#SettimanaDeiMusei’ dal martedì alla domenica in tutti musei statali italiani che quest’anno ricade dal 5 al 10 marzo; e 6 giornate gratuite in concomitanza con le prime domeniche del mese, da ottobre a marzo.
Il decreto istituisce inoltre, a partire da quest’anno, una tariffa di 2 euro per i ragazzi e le ragazze dai 18 ai 25 anni. La riduzione del costo dei biglietti di ingresso per i giovani si basa su una scelta finalizzata ad abbattere gli ostacoli anche di carattere economico. Il Mibac ha anche promosso una campagna di comunicazione istituzionale #IoVadoAlMuseo, partita il 26 febbraio sui canali social e sulle reti Rai con la trasmissione dello spot istituzionale realizzato dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma per la regia di Paolo Santamaria, l’attivazione del sito www.iovadoalmuseo.it e gli hashtag #IoVadoAlMuseo e #SettimanaDeiMusei. Per informazioni su fasce orarie e giornate ad ingresso libero basterà dunque un semplice click da smartphone, tablet o pc.