VENEZIA – Si è chiusa con oltre 27mila visitatori la mostra “KAIROS. Il momento decisivo”, il progetto internazionale di Christian Zott, ospitato nelle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana.
Al centro di questa mostra uno sguardo diverso sulla storia dell’arte occidentale, che indaga sui quadri assenti in 2000 anni di arte europea a partire dalla domanda “Come sarebbe se non vedessimo tutto ciò che invece avremmo potuto vedere? E soprattutto quanto del nostro patrimonio non ha ancora vissuto il suo momento decisivo? Al quesito rispondono le opere di due artisti con punti di vista divergenti: il pittore Wolfang Beltracchi (1951) e il fotografo Mauro Fiorese (1970 – 2016).
“Oltre 27mila visitatori in meno di un mese hanno potuto, oltre che ammirare l’innovativa proposta artistica di Wolfgang Beltracchi, di livello sicuramente alto, affiancata alle eccezionali fotografie del compianto Mauro Fiorese, soffermarsi e vivere il Salone della Libreria Sansoviniana in una maniera inedita” – dichiara Stefano Campagnolo, direttore della Biblioteca Nazionale Marciana. “La struttura espositiva elaborata da Christian Zott, pure nella sua ‘presenza’ estremamente moderna, si è ben coniugata con lo straordinario apparato iconografico della Libreria, ricevendo incondizionato apprezzamento da parte del numeroso pubblico. Grazie quindi a questa proposta di Zott che ci ha consentito di aprire una strada nuova nella fruizione del Salone della Libreria, costruendo un rapporto con il contemporaneo finora inesplorato e che potrà esplicarsi in ulteriori proposte”.
Grazie a moderni strumenti per la rappresentazione dell’arte, come una App con realtà aumentata, la visita della mostra è stata resa un’esperienza quanto mai coinvolgente.
Inaugurata lo scorso 5 ottobre a Venezia, l’esposizione prosegue ora il suo viaggio verso Amburgo dove sarà ospitata dal 20 novembre al 19 dicembre, e poi a Vienna nel settembre 2019 e in altre città. “Visto lo stretto legame con Mauro Fiorese, di cui ‘KAIROS. Il momento decisivo’ è stato l’ultimo progetto, tenevamo particolarmente ad inaugurare la mostra in Italia, suo Paese natale” – ha affermato Christian Zott, riguardo alla cooperazione con la Biblioteca Nazionale Marciana.