VENEZIA – Si è concluso il restauro del leone alato della Scala dei Giganti all’interno di Palazzo Ducale, a Venezia. Il restauro della scultura è stato avviato nei primi mesi del 2016. L’intervento si era reso indispensabile soprattutto dopo il distacco di una parte dell’ala causata dall’alterazione del marmo e dall’inquinamento atmosferico, amplificati probabilmente, anche dall’utilizzo nei precedenti interventi di manutenzione di prodotti di scarsa traspirabilità. L’inaugurazione del restauro è avvenuta alla presenza del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, della presidente e la direttrice dei Musei Civici veneziani, Mariacristina Gribaudi e Gabriella Belli, della soprintendente alle Belle Arti Emanuela Carpani, del presidente di Fondaco, Enrico Bressan e del vicepresidente di Coop Alleanza 3.0, Elio Gasperoni.
Tutte le fasi dell’intervento di questo restauro si sono potute seguire grazie alla diretta realizzata utilizzando una webcam attiva 24 ore su 24, dal 22 marzo al 16 maggio. La diretta live e in alta definizione è stata resa disponibile sul sito www.skylinewebcams.com. ”Un”esperienza molto suggestiva, visibile in ogni parte del mondo, grazie a Internet – ha commentato il sindaco – a dimostrazione che Venezia è la città ideale per sperimentare e applicare l’innovazione alla valorizzazione dell’arte”.
Fondamentale è stato il sostegno di Coop Alleanza 3.0. che, con l’iniziativa “Un bel punto della storia” ha permesso, attraverso i punti accumulati facendo la spesa, dal 10 dicembre 2015 al 30 aprile 2016, nei negozi veneti della cooperativa, di coinvolgere ben 1244 soci. A tal proposito Brugnaro ha dichiarato: “mi affascina l’idea che un’azienda chiamata a fronteggiare quotidianamente le sfide del mercato decida di prendersi cura di una testimonianza storica affinché possano reciprocamente valorizzarsi. Il significato di questo gesto è ancor più rilevante se si pensa che questa impresa non è propriamente della città, ma ha capito che Venezia è patrimonio di tutti. Adottare una piccola parte di Venezia, delle nostre bellezze artistiche, rafforza il senso collettivo di appartenenza ad una comunità, la stessa che si deve impegnare a difendere i propri valori, anche quelli materiali”.
La Presidente dei Musei civici veneziani, Gribaudi, si è soffermata su tutti i particolari aspetti che hanno caratterizzato questo restauro. Prima di tutto la velocità con cui Venezia è intervenuta, concludendo il recupero del capolavoro in pochi mesi, poi il coinvolgimento delle persone che ha visto oltre 1200 soci Coop contribuire al progetto e infine lo sguardo attento verso la città delle nuove generazioni, come dimostrano i dati di visualizzazione della webcam ad alta definizione, che ha puntato i riflettori sul restauro dell’opera e sul lavoro dei restauratori della Lares.
Il restauro è stato realizzato grazie a una partnership pubblico-privata tra Comune di Venezia, Fondazione Musei Civici, Fondaco, Fondazione Coop Alleanza 3.0 e ditta Lares.