VENEZIA – Il Tribunale ha accolto il ricorso degli avvocati di Vittorio Sgarbi e per questo motivo, come rende noto l’ufficio stampa del critico d’arte, verrà riammesso nei ruoli della Sovrintendenza di Venezia.
Sgarbi – ricorda la nota – si era dimesso nel settembre 2014 per evitare una procedura di licenziamento minacciata dal ministero per via di una controversia legata alla sua aspettativa in qualità di ispettore della Soprintendenza di Venezia, incarico ricoperto dal 1974 (e dal 1989-1990 in poi in aspettativa senza assegni per mandato elettorale)”. “Le dimissioni di Sgarbi, in realtà mai formalizzate, furono una reazione all’onta del procedimento disciplinare minacciato dal ministero dei Beni Culturali; quest’ultimo avviò il procedimento perché Sgarbi presentò la richiesta di aspettativa con dieci giorni di ritardo” – conclude la nota.