VERONA – In vista del suo prossimo restauro, sono stati avviati alcuni test tecnico-scientifici sul balcone reso celebre da Shakespeare. Una equipe di esperti e restauratori ha infatti fatto partire una serie di verifiche con l’utilizzo di complessi macchinari per i collaudi statici al fine di verificare lo stato di conservazione del monumento dopo 700 anni di usura. Sarà la società Tecnored a offrire il restauro alla direzione dei Musei d’Arte del Comune di Verona.
Margherita Bolla, direttrice dei Musei d’Arte del Comune di Verona, ha dichiarato: “Siamo molto grati alla Tecnored che si è resa disponibile gratuitamente alla globalità dell’intervento che prevede un’indagine statica ed un accuratissimo restauro, con analisi dei materiali e studio delle più moderne tecniche non invasive di conservazione”.
Nel frattempo Paolo Bettagno, ingegnere strutturista, ha gravato il balcone con con 32 taniche da 25 chili d’acqua (pari ad un carico di 800 kg); Marco Zandonà di Veneta Engineering ha mappato ad ultrasuoni le superfici, individuando crepe e fessurazioni che verranno analizzate ora in laboratorio per considerarne l’importanza e valutare gli interventi a garanzia della conservazione. Il restauratore Giordano Passarella ha invece effettuato prelievi delle varie tipologie di pietra per le indagini mineralogiche delle componenti lapidee.