BERGAMO – Andy Warhol. L’opera moltiplicata: Warhol e dopo Warhol è la mostra che la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo ospita fino al 30 luglio 2017.
Si tratta di una esposizione che, a differenza delle numerose mostra dedicate al padre della Pop Art, nasce con l’idea di restituire il flusso di energia vitale che contraddistingue Warhol, la peculiarità dell’essere molteplice, riproducibile, di durare nel tempo. Una mostra realizzata cercando di immaginarlacome l’avrebbe impostata l’artista stesso.
Il tema della moltiplicazione, della riproduzione dell’opera e dell’idea stessa di arte, intesa come flusso continuo, è fondamentale ed è racchiuso nel titolo della mostra stessa, rispecchiando il pensiero di Warhol, che affermava: “Ogni cosa ripete se stessa. È stupefacente che tutti siano convinti che ogni cosa sia nuova, quando in realtà altro non è se non una ripetizione”.
Il percorso espositivo si snoda attraverso quattro sale, foderate di carta argentata come nella celebre Factory, lo studio-laboratorio newyorkese dell’artista. Un nucleo di opere eterogenee, dipinti e opere su carta, serigrafie, film, fotografie, copertine di dischi e riviste accanto a oggetti personali, è in grado di restituire allo spettatore la personalità originale e unica di Warhol.
In mostra le celebri serigrafie raffiguranti personaggi politici (Lenin, MaoTse-Tung), artisti (Joseph Beuys, Man Ray) e personaggi del mondo del cinema, della musica e dello sport (Marilyn Monroe, Mick Jagger, Cassius Clay-Muhammad Ali) sono messe in relazione con alcuni acetati, tra cui quelli della serie Ladies and Gentlemen, con copertine di dischi (oltre 60, tra cui la celebre cover di The Velvet Underground & Nico, con la famosa banana che l’ascoltatore poteva davvero “sbucciare”, e di Sticky Fingers dei Rolling Stones, con il paio di jeans dalla zip apribile), oggetti di culto, come la chitarra di Mick Jagger firmata dall’artista e da tutti i membri del gruppo, e riviste come Interview, di cui è presente in mostra anche una copia autografata da Warhol.
Una delle sale è dedicata a Empire (1964), il celebre lungometraggio costituito da un piano sequenza con inquadratura fissa dell’Empire State Building, che è ancora oggi oggetto di interesse di migliaia di persone e fonte di ispirazione per diversi artisti e che, proprio per questo, acquisisce a tutti gli effetti il titolo di “opera moltiplicata”.
Le opere prodotte da Warhol sono inoltre accostate, provocatoriamente a quelle realizzate dopo la sua scomparsa e che, benché non autorizzate né riconosciute ufficialmente, esistono e alimentano il mito e il mercato.
I visitatori sono guidati lungo il percorso da celebri citazioni di Warhol, e possono utilizzare le “opere moltiplicate” di un grande autore contemporaneo debitore della sua arte: Damien Hirst. Nelle sale, infatti, sono presenti delle sdraio del marchio Other Criteria, ideate da Hirst su cui ci si può sedere per ammirare le opere esposte.
Accompagna la mostra un catalogo edito da GAMeC Books, con testo del curatore e testimonianze di oltre 60 artisti italiani e internazionali che hanno esposto alla GAMeC nel corso degli anni, chiamati a riflettere sull’eredità lasciata da Warhol nel mondo dell’arte e nel campo della comunicazione.
Tra i numerosi contributi ci sono quelli di Vanessa Beecroft, Stefano Boeri, Cory Arcangel, Maurizio Cattelan, Enzo Cucchi, Jan Fabre, Alberto Garutti, Emilio Isgrò, Victor Man, Alessandro Mendini, Mimmo Paladino, Tim Rollins, Marinella Senatore, Ian Tweedy, Vedovamazzei, Sislej Xhafa, che raccontano la storia “alternativa” di un’icona e della sua creazione.
Vademecum
Fino al 30 Luglio 2017
Bergamo, GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea
Biglietto: Intero: € 6, Ridotto: € 4, Scuole: gratuito, Biglietto famiglia 1+1: € 7,50, Biglietto famiglia 2+1: € 12, Biglietto famiglia 2+2: € 15
Info: +39 035 27 02 72
http://www.gamec.it/
Orari d’apertura
lunedì-domenica: ore 10:00-19:00
giovedì: ore 10:00-22:00 / martedì chiuso
La biglietteria chiude un’ora prima