LIONE – Si tratta di una rassegna monografica che in qualche modo testimonia le numerose evoluzioni stilistiche compiute dall’artista di Tokyo, che proprio per il suo approccio creativo multiforme e la sua produzione eterogenea, è praticamente impossibile da classificare. D’altra parte Yoko Ono ha fatto della mutevolezza la sua caratteristica distintiva.
Performer, videomaker, musicista, difficile racchiudere una personalità così eclettica e poliedrica all’interno di una classificazione e limitarla ad un’unica etichetta. Anche le opere esposte in mostra lasciano ampio spazio di movimento al pubblico che non sarà passivo, al contrario avrà la possibilità di toccarle ed interagire con loro.
Inoltre la mostra non sarà limitata allo spazio espositivo ma invaderà anche la città stessa. Il titolo dell’esposizione, ha invece una duplice valenza, oltre a fare riferimento esplicito alla luce infatti vuole alludere anche al legame storico tra i fratelli Lumière, inventori del cinematografo e la città di Lione.