La pittura di Antonello Viola tra intimismo, etica e rigore formale. Intervista all’artista
ROMA – È un lavoro intimo e sicuramente non di immediata lettura quello di Antonello Viola (Roma, 1966). Un lavoro meticoloso, rigoroso, ammaliante nella sua complessità che, tra stratificazioni di colore e materia, è proiezione di un’inquietudine che serpeggia e si insinua tra le campiture dorate. Una temperie interiore quella dell’artista mai urlata, sempre restituita…




