AREZZO – Cortona On The Move è il primo festival italiano a ripartire dopo l’emergenza sanitaria e alla sua decima edizione compie una svolta verso il visual narrative. Impegnato infatti da dieci anni nella valorizzazione della fotografia documentaristica, Cortona On The Move evolve verso il linguaggio del visual narrative per comprendere una più ampia varietà di narrazioni capaci di raccontare le storie del nostro mondo. Un mondo che nel 2020 deve fare i conti con nuove storie, nuovi approcci, nuove normalità.
Il festival prenderà il via l’11 luglio per concludersi il 27 settembre con una possibile proroga per il mese di ottobre. Le 21 mostre saranno esposte a Cortona in Palazzo Capannelli, in esterna nel centro storico del borgo toscano e presso la Fortezza del Girifalco.
Il focus di questa edizione è incentrato su The COVID-19 Visual Project, la piattaforma online nata dal team di Cortona On The Move in collaborazione con Intesa Sanpaolo – main partner del festival – con l’obiettivo di creare un archivio e una memoria storica collettiva sulla pandemia. Sarà esposta una selezione dei lavori che sono stati commissionati dal festival per formare l’archivio, insieme a immagini tratte dalle open call e dagli archivi dell’Esa – Agenzia Spaziale Europea. La collaborazione con ESA, Agenzia Spaziale Europea, porta per la prima volta al festival un linguaggio visivo in costante sviluppo, quello della tecnologia impiegata nei satelliti. Franco Ongaro, Direttore di Tecnologia, Ingegneria e Qualità dell’ESA afferma: “L’Agenzia Spaziale Europea innova la tecnologia per espandere la nostra conoscenza dell’Universo e migliorare la nostra vita quotidiana. Con questo progetto portiamo in mostra la nostra visione dallo spazio sia della vita sulla Terra sia dello spazio profondo. Non è solo una vetrina della bellezza dell’Universo, ma è anche uno strumento utile per comprendere e migliorare”.
Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo, afferma: “Con grande piacere siamo nuovamente vicini al Festival, che ritorna nella sua forma tradizionale. Cortona On The Move è in piena sintonia con il Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo, che rivolge sempre più attenzione alla fotografia e al mondo dell’immagine ai quali sarà dedicata, in Piazza San Carlo a Torino, la quarta sede delle nostre Gallerie d’Italia. Una delle ragioni per andare a Cortona è certamente, tra le venti esposizioni proposte, la mostra di fotografie eccezionali di Gabriele Galimberti e Paolo Woods, che interpretano la suggestiva bellezza di importanti musei italiani durante il lockdown.”
“Il 2020 lascerà un segno indelebile nella storia moderna e ancora una volta le immagini racconteranno alle prossime generazioni il momento straordinario che stiamo vivendo. Siamo convinti che saranno proprio le immagini, fotografiche e video, a raccontare e a lasciare in maniera irreversibile una traccia dell’impatto che ha determinato l’emergenza sanitaria Covid 19 nella vita quotidiana, attraversando le emozioni di tutti noi, e dando voce ai cambiamento imprevisti che hanno impattato sulla nostra -normalità” –Afferma Massimiliano Ceravolo, Professional Imaging & Marketing Director, Imaging Technology & Communication Group di Canon Italia – “In una circostanza così complessa siamo davvero molto fieri di confermare la nostra partnership al fianco Festival Internazionale Cortona On The Move nel ruolo di Digital imaging Partner. L’associazione Culturale ha deciso di dare voce, nella sua 10ima edizione, ai racconti dei professionisti, che attraverso la forza del linguaggio visivo, ci trasportano nelle incredibili storie di vita di questo tempo e ci aiutato a leggere in maniera riflessa l’intesità del momento che stiamo vivendo, la sua complessità sociale e le sfumature che lo contraddistinguono”.
“La Fondazione CR Firenze sostiene questo festival per il suo valore artistico ma anche sociale – afferma Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione CR Firenze -. Mai come in questa edizione la narrazione visiva assume una funzione di memoria storica importante. La pandemia ci ha sorpreso impreparati materialmente ed emotivamente, e tutti abbiamo compiuto uno sforzo per modificare in maniera repentina le nostre vite. La stessa Fondazione ha saputo trasformarsi per venire incontro ad esigenze del tutto nuove. Sono certo che ora, passata l’emergenza sanitaria, il contributo dei lavori protagonisti di edizione dedicata al Covid-19 sapranno aiutarci a riflettere su quanto accaduto per proiettarci con più consapevolezza verso il futuro”.
Gli eventi, i workshop e gli incontri con i fotografi che nelle passate edizioni si svolgevano durante le giornate inaugurali sono programmate dal 24 al 27 settembre 2020.