PALERMO – La celebre Testa di Ade, denominata anche “Barbablù”, trafugata negli anni Settanta dal sito archeologico di Morgantina e rientrata in Italia il 29 gennaio scorso, sarà esposta a partire dal’11 maggio al Museo Salinas di Palermo.
La notizia è stata annunciata dall’Assessore regionale dei Beni Culturali, Carlo Vermiglio, il quale ha affermato: “Nella qualità di custodi giudiziari, d’intesa, con il sostituto procuratore di Enna, Francesco Rio e il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, con il Direttore del Museo Salinas, Francesca Spatafora, abbiamo deciso di restituire alla fruizione del pubblico “Barbablù”, la famosa Testa di Ade. L’opera d’arte, caratterizzata dal blu della sua folta barba a riccioli (un colore che richiama il concetto di eternità per l’assimilazione appunto dell’azzurro con il colore del cielo) – ha detto ancora l’Assessore – rappresenta un momento positivo e importante per la ricerca archeologica e soprattutto una vittoria per la legalità”.