RIETI – E’ stato restaurato, dopo 600 anni dalla sua realizzazione, l’affresco del presepe di Greccio, nel Reatino. Si tratta di un affresco di scuola giottesca, attribuito al Maestro di Narni (Giovanni di Giovannello di Paulello, pittore nativo di Narni) e datato tra il 1375 e il 1410. L’opera, che si trova sulla parete di fondo della grotta in cui fu realizzata la prima rappresentazione vivente del presepe, è stata sottoposta ad interventi di consolidamento e puliture che hanno restituito la bellezza e la luminosità dei colori, rimuovendo i vecchi interventi.
Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, ha spiegato che l’azienda ha raccolto la segnalazione della Fraternità francescana. “Abbiamo sostenuto il restauro – ha detto Pugliese – quale gesto di attenzione nei confronti della comunità locale, ma anche per dare un segnale di fiducia alle popolazioni che convivono con il terremoto”. La Conad è stata presente ed è presente nell’emergenza terremoto in quelle zone colpite dal sisma: “Con una raccolta fondi interna – ha raccontato Pugliese – abbiamo raccolto 2,3 milioni e cercheremo di focalizzare questi investimenti sui giovani, andando a utilizzarli per una scuola che decideremo insieme al commissario straordinario Vasco Errani”. Pugliese ha infine aggiunto: “Quello di oggi per noi non e’ mecenatismo ma il giusto senso che dovrebbero avere le imprese di attaccamento al territorio per ridare al territorio stesso qualcosa di quello che prende”.
A margine della presentazione del restauro, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha affermato: “Lasciamo alle future generazioni un patrimonio storico e religioso. E’ evidente che ci troviamo di fronte ad un’opera d’arte in un luogo magico e bellissimo come Greccio carico di valori, di sensibilità, che rende più ricco il nostro territorio”. “E’ già importante che sia stato restaurato un dipinto – ha aggiunto il governatore del Lazio – però dobbiamo sapere che è qualcosa di più di un dipinto”.