FIRENZE – È dedicato al tema della libera circolazione delle opere d’arte a livello internazionale, il simposio che si terrà martedì 28 marzo alle ore 15,30 nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze.
L’incontro, nato per iniziativa della Biennale Internazionale d’Antiquariato di Firenze – che sarà al centro del palcoscenico dal 23 settembre al primo ottobre 2017 a Palazzo Corsini, e del Comune di Firenze, vedrà un confronto tra Italia, Gran Bretagna, U.S.A., Olanda e Germania.
Oggi in Italia, nei fatti, l’unico parametro per valutare se un oggetto d’arte può circolare liberamente è di carattere temporale. E’ vietata infatti la fuoriuscita dai confini nazionali di qualsiasi “manufatto” avente più di 50 anni il cui esecutore non sia più in vita. Quindi non solo le opere antiche, ma anche oggetti d’arte più recenti necessitano di un attestato di libera circolazione per poter essere “esportati”.
Negli altri Paesi dell’U.E, recependo una Direttiva Comunitaria è stata introdotta una soglia di valore al di sotto della quale le opere e gli oggetti d’arte possono circolare senza alcuna autorizzazione preventiva.
Sono previsti interventi del Sindaco di Firenze Dario Nardella e di Taco Dibbits, Direttore Rijksmuseum, Amsterdam, Gabriele Finaldi, Direttore The National Gallery, Londra, Tomaso Montanari, Professore di Storia dell’Arte Moderna all’Università “Federico II”, Napoli, Eike Schmidt, Direttore Galleria degli Uffizi, Firenze e di Carl Brandon Strehlke, Curatore emerito Philadelphia Museum of Art, Philadelphia.
A moderare l’incontro sarà Fabrizio Moretti, Segretario Generale della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze.
È negli auspici della Biennale, dopo il simposio, avanzare una proposta al Governo italiano affinché, senza incidere sulle garanzie che garantiscono la tutela delle opere d’arte in Italia, siano semplificate e velocizzate le procedure per l’ottenimento dei certificati dilibera circolazione.