TERNI – Il Castello di Alviano, situato in provincia di Terni, continua a svelare i suoi segreti secolari. Recentemente, è emerso dagli intonaci un nuovo ciclo pittorico. Il ritrovamento, avvenuto nel dicembre 2023 grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale di Alviano e del restauratore Simone Deturres, aggiunge un nuovo capitolo alla già ricca narrazione del castello, un tempo dimora del capitano di ventura Bartolomeo di Alviano e di Donna Olimpia Pamphilj.
Il sindaco di Alviano, Giovanni Ciardo, afferma: “Le tracce di affreschi che abbiamo individuato sono un prezioso tesoro nascosto. Questo ciclo pittorico potrebbe raccontare nuovi dettagli della vita e delle gesta dei nobili che abitarono questo castello secoli fa“.
Il lavoro di restauro
Il lavoro di Deturres ha rivelato la presenza di un vasto apparato pittorico, simile a quelli già presenti nelle altre stanze del castello, noto per le sue affrescate sale dell’Unicorno, della Stella e della Fenice, risalenti a un periodo compreso tra il 1518-1519 e il 1537. Si tratta di affreschi, ricchi di simbolismi e mitologia romana, strettamente legati alla figura di Bartolomeo di Alviano che costituiscono un patrimonio culturale di inestimabile valore.
L’importanza storica e culturale
La storica dell’arte Nadia Bagnarini, spiega: “Gli affreschi appena scoperti fanno parte di un ciclo molto articolato. È necessario un restauro immediato per preservarli e valorizzarli al meglio. Oltre alla bellezza delle rappresentazioni, questi dipinti potrebbero offrire nuove prospettive sulla storia e sulla cultura del periodo. Molto interessante – sottolinea – la figura del personaggio barbuto (presumibilmente un Tritone), riemerso in uno dei saggi effettuati, notevole nella pennellata, e nella resa anatomica. Ancora più accattivante appare l’immagine raffinata della Nereide alle sue spalle, che ne cavalca la coda. Nutro dei dubbi sul fatto che la mano del pittore sia la stessa di quella che realizzò gli affreschi delle altre sale. Ma non si può escludere nulla, nell’attesa che il restauro sveli il resto“.
Al momento, i sondaggi preliminari sono stati completati e la relazione di Deturres ha evidenziato la necessità di un intervento di restauro mirato per recuperare completamente l’intera superficie dipinta. L’amministrazione locale è determinata a proseguire gli sforzi per esplorare ulteriormente il castello, nella speranza di scoprire altre stanze e dipinti che possano arricchire ulteriormente la sua storia.
“Ora dobbiamo andare in fondo e scoprire quali altre storie si celano dietro a quegli intonaci, sperando che l’umidità, il tempo, la mano dell’uomo, non abbiano fatto troppi danni. Magari potremmo scoprire altre stanze belle come la Sala della stella” – ricorda il Sindaco. “Certo, siamo solo all’inizio. C’è bisogno di un consistente impegno, sia di tempo che economico. Ma ora che abbiamo iniziato a vedere così tanta bellezza, proveremo tutte le strade per dare a questo paese una ragione in più per riscoprirsi e farsi scoprire“.