Nel cuore del Nord Europa, dove storia e contemporaneità si intrecciano in un equilibrio delicato, arriva una tappa significativa della mostra “Identità Oltre Confine”, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per celebrare i 25 anni della Collezione Farnesina di arte contemporanea. Dopo il debutto a Berlino, sarà Vilnius, capitale della Lituania, ad accogliere dal 23 settembre 2025 il secondo appuntamento di questo progetto espositivo, curato da Benedetta Carpi De Resmini.
La Farnesina in viaggio: arte italiana come ponte culturale
La mostra rappresenta non solo un’occasione per raccontare una delle più importanti collezioni pubbliche italiane, ma anche un modo per riconoscere il valore dell’arte come strumento di dialogo transnazionale. “Identità Oltre Confine” porta infatti in Europa un racconto dell’Italia contemporanea attraverso le opere di artisti che, dagli anni Cinquanta ad oggi, hanno saputo affrontare temi cruciali come l’identità, la memoria, il potere e l’ambiente. Vilnius, scelta come tappa simbolica per il Nord Europa, si configura come luogo privilegiato di riflessione. Città di frontiera, crocevia di memorie e trasformazioni, offre un contesto fertile per esplorare i nodi delle identità in transizione. Qui, dove la costruzione nazionale si interseca con le tracce di un passato complesso, l’arte italiana trova un terreno di confronto autentico e vibrante.



Tre sezioni, molteplici visioni
Il percorso si apre con Fibonacci (1975) di Mario Merz, opera simbolica di un pensiero che supera i confini identitari, in favore di un approccio globale e interculturale e continua articolandosi in tre nuclei tematici che non vogliono limitarsi alla celebrazione dell’arte italiana, ma la propone come lente per leggere le complessità del presente, in un’epoca segnata da crisi globali, tensioni geopolitiche e urgenze ambientali. Il primo nucleo, Radici di resistenza, mette in dialogo artiste storiche come Tomaso Binga, Maria Lai e Carla Accardi con nuove generazioni, tra cui Marinella Senatore e Elena Bellantoni, esplorando temi di potere, linguaggio e autodeterminazione; Geografie del distacco, dove le opere di Gea Casolaro, Agnese Purgatorio, Sarah Ciracì e altre riflettono sulle fratture contemporanee – ambientali, culturali, sociali e Ecologie instabili, che invita a ripensare il rapporto tra essere umano e natura, grazie a opere di Letizia Battaglia, Elena Mazzi, Laura Pugno.
Arte in movimento: video e performance tra Kaunas e Vilnius
L’iniziativa si espande anche oltre i confini espositivi canonici, entrando nel programma dell’Italian Art Week e dialogando con la XV Biennale di Kaunas, attraverso un evento collaterale di grande rilievo: il 18 settembre 2025, presso la Kaunas Artist House, sarà proiettata una selezione di videoarte di artiste della Collezione Farnesina, tra cui Elena Mazzi, Silvia Camporesi, Sarah Ciracì e Paola Gandolfi. Questi lavori affrontano le tensioni tra corpo e territorio, tra personale e collettivo, tra natura e cultura, dando voce a prospettive al femminile in grado di restituire la complessità del nostro tempo.

Una serata inaugurale tra onde e parole
L’inaugurazione ufficiale a Vilnius, il 23 settembre, sarà arricchita da due momenti performativi. La proiezione sulla facciata dell’Istituto Italiano di Cultura del video “Like an Ocean With Its Waves…” (2017) di Sarah Ciracì trasformerà il paesaggio urbano in un campo visivo in costante mutamento. Le onde, catturate da una ripresa aerea, si fanno metafora del pensiero fluido, delle identità mobili, della memoria come moto continuo. Segue la performance “It Takes Two” di Silvia Giambrone, che mette in scena un duetto vocale basato su un testo inedito dell’artista. In questo lavoro, il linguaggio si rivela terreno di ambiguità e possibilità, simbolo di una coesistenza tanto fragile quanto essenziale.
Focus sulle opere site-specific e dialogo con la Lituania
Ogni tappa di “Identità Oltre Confine” è pensata come un organismo vivo, che si adatta e si rinnova in base al contesto ospitante. A Vilnius sarà esposta una versione restaurata del video “Trebbiatori Celesti” di Sarah Ciracì, e, per la prima volta, verranno mostrate le maschere originali del lupo e della volpe usate nel video “The Fox and the Wolf: struggle for power” (2014) di Elena Bellantoni, simboli di un conflitto tra ruoli, identità e potere. Infine, in un gesto poetico carico di significato, sarà presentata la poesia visiva “Io sono Ecologica” (1987) di Tomaso Binga, con una lettura sonora dell’artista disponibile anche in lingua lituana. Un’opera che intreccia corpo, terra e parola in un atto di resistenza e appartenenza che risuona profondamente con la storia lituana.
