VENEZIA – Dal 21 settembre 2019 apre al pubblico la mostra Peggy Guggenheim. L’ultima Dogaressa, a cura di Karole P. B. Vail, Direttrice della Collezione Peggy Guggenheim, con Gražina Subelytė, Assistant Curator del museo. La rassenga rientra nell’ampio programma di celebrazioni con cui quest’anno il museo rende omaggio a un doppio anniversario, come spiega Karole P. B. Vail – “i 70 anni dalla prima mostra di scultura contemporanea realizzata da Peggy a Palazzo Venier dei Leoni, e i 40 anni dalla sua scomparsa, il 23 dicembre del 1979”. “Ho ritenuto dunque doveroso – aggiunge la curatrice – dedicare un focus al collezionismo di questi 30 anni, ricordando Peggy come l’’ultima Dogaressa’, appellativo che le venne dato in occasione del suo 80° compleanno: un riconoscimento a ciò che fece costituendo una delle raccolte d’arte più importanti del Novecento”.
La mostra – evidenzia ancora Vail – offre al pubblico “l’opportunità unica di rileggere quella parte della collezione ‘più recente’ ovvero post ’48, con occhi nuovi e di ammirare così anche opere raramente esposte, riflettendo sul percorso di vita di Peggy e su quello che rappresenta oggi per tutti noi l’enorme patrimonio che ha lasciato”.
Francesca Lavazza, Board Member del Gruppo che ha sostenuto la mostra in qualità di Global Partner della Fondazione Solomon R. Guggenheim, dichiara: “Ho sempre ammirato moltissimo Peggy Guggenheim, è stato un personaggio straordinario, capace di giocare un ruolo da protagonista nel collezionismo e nella divulgazione dell’arte del XX secolo [..] la mostra vuole proprio essere questo: un viaggio attraverso le passioni e i movimenti di un secolo complesso come il Novecento, in cui l’arte ha rappresentato la resistenza e la reazione agli orrori della guerra, è stata un veicolo di democrazia e libertà”.
La rassegna propone una sessantina di opere, veri e propri capolavori, tra cui L’impero della luce di René Magritte e Studio per scimpanzé di Francis Bacon, accanto ai lavori dei maestri italiani come Tancredi Parmeggiani, Emilio Vedova ed Edmondo Bacci, testimonianza del legame tra Peggy e la città. Viene inoltre esposta la Scatola in una valigia (Boîte-en-Valise), realizzata da Marcel Duchamp nel 1941 appositamente per Peggy, raramente visibile al grande pubblico per la sua delicatezza. L’opera, restaurata dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, contiene sessantanove riproduzioni e miniaturizzazioni di celebri lavori del poliedrico artista francese.
Non mancano inoltre, tra le tele di Pollock presenti, due capisaldi, Alchimia (Alchemy) e Foresta incantata (Enchanted Forest), a ricordare la prima personale in Europa dell’artista americano organizzata proprio da Peggy Guggenheim nel 1950 nell’Ala napoleonica di Piazza San Marco.
Il pubblico potrà inoltre ammirare per la prima volta una serie di scrapbooks, preziosi album in cui la collezionista raccolse meticolosamente articoli di giornali, fotografie, lettere che spaziano dal 1948 al 1970, e che rivelano episodi inediti della sua appassionante vita.
La mostra, visitabile fino al 27 gennaio 2020, è accompagnata da una serie di attività collaterali strettamente legate ai contenuti dell’esposizione.
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Vademecum
Peggy Guggenheim. L’ultima Dogaressa
Dal 21 settembre 2019 al 27 gennaio 2020
Venezia, Collezione Peggy Guggenheim
Dorsoduro 701
ORARI: 10-18. Chiuso il martedì e il 25 dicembre. La biglietteria chiude alle ore 17.30
Biglietti: Intero 15 €, Ridotto (incluso senior oltre i 65 anni) 13 €, Ridotto (incluso studenti fino a 26 anni) 9 €, Gratuito bambini fino a 10 anni, soci
Il museo sarà aperto gratuitamente ai residenti dei 44 comuni della Città metropolitana di Venezia tutti i giovedì dalle 10 alle 18, dal 26 settembre al 23 gennaio 2020
Info: +39 041.2405.411
www.guggenheim-venice.it