BOLOGNA – Giovanni Boldini. Il piacere. Story of the Artist è il docufilm che nasce in occasione della mostra Giovanni Boldini. Il piacere a cura di Beatrice Avanzi e Tiziano Panconi, che il Mart di Rovereto dedica, fino al 29 agosto 2021, a Giovanni Boldini (Ferrara 1842 – Parigi 1931) per celebrare il novantesimo anniversario dalla sua morte.
La regista Manuela Teatini ha voluto raccontare i momenti salienti e iconici della straordinaria vita del pittore ferrarese tra Firenze, Venezia (dove fu membro del comitato patrocinatore della prima Biennale d’Arte), Londra, New York, Parigi ma anche Montecarlo, la Costa Azzurra e Sankt Moritz, dove era solito recarsi in villeggiatura: tante le sue frequentazioni intellettuali, tra cui Gabriele D’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti, Giuseppe Verdi e ancora Edgar Degas (con cui visita la Spagna e il Marocco), Edouard Manet, Alfred Sisley, John Sargent, Marcel Proust, sullo sfondo della sfolgorante ville lumière, dove si stabilì definitivamente nel 1871.
Durante la Belle Époque Boldini è stato l’artista italiano più famoso al mondo, dando origine a una vera e propria Boldini mania: principesse, contesse, attrici e facoltose viaggiatrici internazionali arrivavano a Parigi da ogni parte d’Europa e d’America solo per farsi ritrarre da lui.
Giovanni Boldini. Il piacere. Story of the Artist vuole celebrare soprattutto la bellezza delle sue muse, di quell’universo femminile che si affacciava al nuovo secolo con grandi sogni di libertà e sentimenti di progresso civile, che si ribellava all’ordine precostituito anche solo scegliendo di farsi rappresentare in una posa anticonformista e sconveniente. Donne influenti e affascinanti, come la scrittrice Colette, il soprano Lina Cavalieri, la ballerina Cléo de Mérode, l’ereditiera americana Consuelo Vanderbilt, duchessa di Marlborough, la nobildonna cilena Emiliana Concha de Ossa, l’aristocratica siciliana Donna Franca Florio, le principesse Marthe-Lucile Bibesco ed Eulalia di Borbone-Spagna, la contessa Gabrielle de Rasty o l’estrosa marchesa Luisa Casati, conosciuta tramite D’Annunzio e con cui intrattenne una lunga amicizia: il suo celebre ritratto con un levriero, che aveva riscosso un immediato successo al Salon de Paris nel 1909, è stato fonte di ispirazione anche per fashion designer contemporanei del calibro di John Galliano e Alexander Mc Queen.
Con la sua modernità artistica e il suo virtuosismo, Boldini ha anticipato la figura del trend setter e dell’influencer: prima di iniziare a lavorare ai suoi dipinti, infatti, il pittore ferrarese era solito assicurarsi che le sue illustri modelle indossassero una mise all’altezza del suo impeccabile gusto.
L’articolata sceneggiatura del film intreccia i vari piani della narrazione per disegnare un ritratto vivace e fedele dell’artista, combinando immagini inedite provenienti da archivi privati con riprese della mostra allestita presso il Mart, footage dell’epoca con scene ricreate appositamente per far rivivere l’atmosfera sofisticata e lo stile elegante dell’epoca, anche grazie alle voci narranti degli attori di cinema e teatro Alessia Patregnani e Francesco Mastrorilli.
Il documentario comprende gli interventi di Vittorio Sgarbi, storico dell’arte e Presidente del Mart, i curatori Beatrice Avanzi e Tiziano Panconi, Annalisa Casagranda (Area educazione e mediazione culturale del Mart), e, in qualità di guest star, Cecilia Matteucci Lavarini, collezionista e icona dell’Alta Moda, che di recente ha preso parte a un video pubblicitario per Roger Vivier insieme a Chaterine Deneuve.
Il film sarà proiettato domenica 6 giugno alle ore 21.30 presso il Chiostro del Complesso di Santa Cristina della Fondazza – Piazzetta Giorgio Morandi 2, Bologna