BOLOGNA – Una grande mostra celebra Carlo Gajani (1929-2009) negli spazi del Centro Studi della Didattica delle Arti di Via Cartoleria 9, a Bologna.
Si tratta di una retrospettiva curata da Renato Barilli – coadiuvato da Piero Casadei e Luca Monaco per la fotografia e Giuseppe Virelli per la pittura – promossa dalla Fondazione Carlo Gajani presieduta dalla moglie dell’artista, Angela Zanotti Gajani, e dal Liceo artistico Francesco Arcangeli di Bologna.
Nato a Bazzano l’11 gennaio 1929, dopo la laurea in medicina nel 1953, Gajani pratica la professione medica di pari passo con attività artistiche. Solo alla fine degli anni ’60 diventa artista a tempo pieno, con il sostegno di importanti conferme da critici di valore quali Renato Barilli, Franco Russoli, Filiberto Menna e altri, e incoraggiato dall’apprezzamento di galleristi quali Forni a Bologna e Toninelli a Milano.
Partecipa alla XXXII Biennale di Venezia nel 1964, poi di nuovo alla XXVI nel 1972, stesso anno in cui inizia l’insegnamento dell’Anatomia artistica presso l’Accademia delle Belle Arti, prima ad Urbino poi a Bologna, fino al 1999.
Negli anni ’70 rivolge il proprio interesse verso il ritratto dipinto a partire da una base fotografica ed esegue così numerosi ritratti di artisti, scrittori e intellettuali – da Moravia a Pasolini, da Calvino a Eco, da Arbasino a Ginzburg etc. – raccontati e commentati poi nel 1976 nel volume “Ritratto, identità, maschera” pubblicato con la Nuovo Foglio.
Dagli anni ’80 comincia a dedicarsi esclusivamente alla fotografia, lavorando sui paesaggi urbani del Nord America, sull’esplorazione in Italia della pianura di qua e di là del Po e concentrandosi nel proprio studio e all’Accademia su un lavoro di vent’anni sul nudo e sui rapporti che si instaurano tra fotografo e modella.
Gli oltre quarant’anni della carriera di Gajani vengono ripercorsi in mostra attraverso un vasto nucleo di opere, suddiviso in tre sezioni. La prima e la seconda sono dedicate rispettivamente all’incisione e alla pittura e vanno dagli anni Sessanta agli anni Settanta del secolo scorso, con un percorso che pone sotto la lente d’ingrandimento il passaggio dell’artista dalla prima fase Informale a quella propriamente Pop, per concludersi con un ultimo periodo caratterizzato dalla sperimentazione di una sorta di pittura “neo-divisionista”.
La terza e ultima parte, invece, è interamente dedicata alla fotografia, vera e propria seconda “giovinezza artistica” di Gajani, in cui l’artista procede con il testare e saggiare le diverse possibilità espressive del mezzo fotografico attraverso l’esplorazione di temi diversi, del ritratto e dell’autoritratto, del nudo e, infine, del paesaggio, quest’ultimo inteso sia come luogo al di fuori di sé, sia come spazio per una riconquista di una memoria più intima e personale.
Il percorso espostivo è arricchito da un video sull’artista e sulla nascita della Fondazione a lui dedicata, realizzato dagli studenti del Liceo Arcangeli. Sono inoltre previsti due incontri-conferenze interamente dedicate alla figura di Gajani in relazione allo spazio e al tempo da lui vissuti.
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Vademecum
CARLO GAJANI (1929-2009)
INAUGURAZIONE: Giovedì 8 ottobre, ore 18:00
Centro Studi Didattica delle Arti, Via Cartoleria 9. Dall’8 ottobre al 6 novembre.
ORARI: giovedì-domenica 11:00 – 19:00
L’INGRESSO È GRATUITO
PER INFO E CONTATTI:
mail: info@fondazionecarlogajani.it
N° telefono: 340 2317745 – 338 1608869
Fondazione Carlo Gajani:
SITO: http://www.fondazionecarlogajani.it/it/
FACEBOOK: https://www.facebook.com/fondazionecarlogajani
TWITTER: https://twitter.com/fondcarlogajani?lang=it / @FondCarloGajani
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Liceo Artistico Francesco Arcangeli:
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