Dopo un complesso intervento di restauro e riqualificazione, il 18 febbraio 2023, riapre Palazzo dei Diamanti a Ferrara, con una mostra dedicata a due grandi maestri ferraresi del Rinascimento: Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa.
FERRARA – L’esposizione, dal titolo Rinascimento a Ferrara. Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa, a cura di Vittorio Sgarbi e Michele Danieli, rientra nel più ampio progetto Rinascimento a Ferrara 1471-1598 da Borso ad Alfonso II d’Este, che indaga la vicenda storico-artistica del periodo compreso tra l’elevazione della città a ducato e il suo passaggio dalla dinastia estense al diretto controllo dello Stato Pontificio.
Opere da tutto il mondo
La mostra dedicata a Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa presenta oltre 100 opere, molte delle quali tornano per la prima volta a Ferrara da musei di mezzo mondo.
Si tratta, dunque, di un’occasione unica, e forse irripetibile, per scoprire (o riscoprire) l’arte dei due grandi interpreti del Rinascimento italiano.
Ercole de’ Roberti (Ferrara, c. 1450 –1496) era l’erede dell’Officina ferrarese, il più giovane e intelligente tra quanti parteciparono al clima culturale di Palazzo Schifanoia, negli ultimi anni del governo di Borso d’Este. Operò a più riprese a Bologna, dove lasciò una impronta profondissima, ma non vi è dubbio che a Ferrara trovò l’ambiente più adatto in cui esprimersi durante l’ultimo decennio della sua vita, trascorso alle dipendenze della corte.
In mostra sono circa venti le opere di de’ Roberti, che comprendono un periodo che va dagli esordi alla compiuta maturità. Tra le prove giovanili sono presenti gli scomparti del polittico Griffoni, eseguito a fianco di Francesco del Cossa, e i luminosi Ritratti di Giovanni II e Ginevra Bentivoglio che arrivano da Washington, una commissione che sancisce il prestigio raggiunto nella vicina Bologna.
Le sale dedicate agli ultimi anni, quando Ercole dopo il rientro in patria era divenuto pittore di corte degli Este, sono impreziosite da quattro dipinti di rara raffinatezza, grazie al prestito eccezionale concesso dalla National Gallery di Londra: oltre al dittico che appartenne alla duchessa Eleonora d’Aragona, la Raccolta della manna e l’Istituzione dell’Eucarestia, forse provenienti da una chiesa ferrarese.
Dal Kimbell Art Museum di Forth Worth giunge la tavola con Porzia e Bruto che sarà ricongiunta alla compagna con Lucrezia, Bruto e Collatino della Galleria Estense di Modena.
Lorenzo Costa (Ferrara, 1460 – Mantova, 1535), di dieci anni più giovane di de’ Roberti, ne raccolse l’eredità e lo stile nelle opere giovanili. Tuttavia, durante un lungo soggiorno a Bologna la sua pittura mutò in direzione di una maggiore morbidezza, di una classicità calma e distesa. Il mondo stava cambiando, Leonardo e Perugino stavano imponendo una nuova “maniera”, che Costa comprese subito e della quale fu tra i maggiori interpreti, anche dopo il trasferimento a Mantova alla corte dei Gonzaga.
La selezione di lavori di Costa prende avvio dal periodo giovanile, quando il pittore è impegnato in un fruttuoso confronto con de’ Roberti. Questa fase, che passa attraverso capolavori come l’Adorazione del Bambino del Musée des Beaux-Arts di Lione, trova un termine e una sintesi in una serrata successione di straordinarie pale d’altare degli anni Novanta del Quattrocento.
Il Costa più classicheggiante e pacato è in mostra con una Sacra famiglia dal Museo di Toledo in Ohio; mentre per documentare il periodo mantovano, finora meno frequentato dagli studi, ci sono la Veronica del Louvre, il Ritratto di cardinale del Minneapolis Institute of Art, sino all’ultima opera nota, la Madonna e santi della chiesa di Sant’Andrea a Mantova, datata 1525.
Ad affiancare i due maestri ci sono le opere di illustri contemporanei: Mantegna, Cosmè Tura, Niccolò dell’Arca, Marco Zoppo costuiscono il punto di partenza, mentre Antonio da Crevalcore, Guido Mazzoni, Boccaccio Boccaccino, Francesco Francia e Perugino offrono una sponda di dialogo lungo il percorso espositivo.
La mostra ha il suo prologo ideale a Palazzo Schifanoia, dove il giovane Ercole de’ Roberti esordisce nel Salone dei Mesi realizzando il mese di Settembre, e un proseguimento naturale nelle sale della Pinacoteca Nazionale al piano nobile di Palazzo dei Diamanti dove, per l’occasione, è proposto un itinerario tematico che approfondisce il contesto artistico in cui de’ Roberti e Costa operano.
Vademecum
Rinascimento a Ferrara. Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa
Ferrara, Palazzo dei Diamanti
18 febbraio – 19 giugno 2023
Organizzata da
Fondazione Ferrara Arte e Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara
in collaborazione con
Direzione Generale Musei e Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura
con il patrocinio di
Ministero della Cultura
Regione Emilia-Romagna
con il sostegno di
Versalis Spa
BPER Banca
Aperto tutti i giorni, dalle 10.00 alle 20.00
Aperto anche Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1¢ maggio, 2 giugno
Informazioni e prenotazioni
tel. 0532 244949 | diamanti@comune.fe.it