FIRENZE – Apre al pubblico la mostra fotografica “Dante 700 – Un ritratto di Dante e i luoghi del Poeta nelle fotografie di Massimo Sestini”, realizzata con la consulenza artistica di Sergio Risaliti, critico d’arte, curatore, scrittore e direttore del Museo Novecento di Firenze, e con la consulenza scientifica di Domenico De Martino, docente dell’Università di Pavia e direttore del festival Dante 2021 a Ravenna.
«Dal Palazzo del Quirinale – ha spiegato il sindaco di Firenze, Dario Nardella – accogliamo nel complesso di Santa Maria Novella questa mostra dedicata alla figura del Sommo Poeta. Proprio in questo luogo la ricorrenza avrà il suo culmine dato che vi nascerà il Museo della Lingua Italiana. Da qui quindi apriamo idealmente un anno di celebrazioni per il 700° anniversario della morte di Dante e ci auguriamo che questa mostra possa portarlo in altre città d’Italia e anche all’estero, come veicolo potente di un messaggio che parla a ognuno e nel quale ognuno può riconoscersi».
«Questa mostra – racconta Massimo Sestini – nasce da un’intuizione del sindaco di Firenze Dario Nardella, appassionato cultore di Dante. La sfida per me è stata capire fin da subito come avrei potuto scatenare emozioni fotografando luoghi dove Dante ha vissuto, dove viene ricordato, dove si suppone sia passato e immortalando boschi, fonti e palazzi citati nella Commedia. Ho voluto creare un reportage che raccontasse la presenza del Poeta ai giorni nostri. Ho ritratto verità e contraffazione, illazioni e supposizioni, tutto quello che in pratica concorre a creare e tener vivo il suo mito a Firenze – la mia città – e poi nei luoghi dove vagò, esule e combattivo».
Nell’ex refettorio di Santa Maria Novella, la mostra fotografica di Sestini diventa una vera installazione, perfettamente integrata con gli elementi architettonici. Le sue opere, in formato 250 per 166 centimetri, sono state stampate su un tessuto backlit retroilluminabile, che avvolge le colonne in maniera da creare tre “box” alti due metri e mezzo. Al loro interno, dei fari alogeni puntano sulle immagini, amplificandone l’impatto visivo.
Ventitré scatti speciali, realizzati anche attraverso l’impiego di strumentazioni innovative,danno vita a un emozionante viaggio alla ricerca dell’eredità che l’autore della Divina Commedia ci ha lasciato.
Con un’asta telescopica, sormontata da una fotocamera leggerissima, Sestini porta il visitatore letteralmente all’altezza della statua di Dante in una Piazza Santa Croce, a Firenze, svuotata dal Covid. Con un drone, invece, fotografa l’artista Enrico Mazzone intento a realizzare l’opera lunga 97 metri, Divina Commedia, all’interno del Mercato Coperto di Ravenna. Immerso nella laguna veneziana, con maschera, pinne e boccaglio, il fotoreporter sfida i vaporetti per immortalare “La barca di Dante”, opera in bronzo dello scultore georgiano Georgy Frangulyan.
I 23 scatti sono accompagnati da un capolavoro del Rinascimento: un portale ligneo, proveniente dal Museo di Palazzo Vecchio, realizzato nel 1480 da Giuliano da Maiano e Francesco di Giovanni detto il Francione, su disegno di Sandro Botticelli. Gli intarsi ritraggono Dante a figura intera. Si tratta di un’opera preziosa, sia per il suo valore artistico sia per l’interpretazione della figura del Poeta che viene proposta.
«Il legame tra Firenze e il Sommo Poeta è forte, assoluto, nel bene e nel male. L’amore di Dante per la sua patria è pari al suo sconforto di esiliato. Dante è Firenze e la sua aura illumina di splendore ogni angolo della città e da queste strade e piazze si propaga nel mondo – spiega Risaliti – . «Ma Dante non è solo un patrimonio spirituale e culturale, è la nostra lingua di fiorentini e di italiani, poesia immensa che rinasce ogni giorno tra le parole del popolo, tra i banchi di scuola, nelle aule universitari, in quelle dei suoi ammiratori ed emuli. Dante quindi e la sua commedia sono arte viva e arte pubblica che si rigenerano, quando il suo testo circola e accompagna nel quotidiano ognuno di noi. Chi non ha presente la “selva oscura”, chi non ricorda il monito “fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”, chi non è uscito a riveder le stelle una sera d’astate ricordando i versi della Divina Commedia?».
A corredo della mostra anche libro fotografico “Dante 700”, curato da Massimo Sestini ed edito da Centro Di (Centro di documentazione internazionale sulle Arti), che raccoglie in oltre 40 scatti l’intero lavoro del fotoreporter dedicato al Poeta.
La mostra, a gennaio 2021, verrà ospitata nelle principali capitali straniere, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con gli Istituti italiani di Cultura.
Vademecum
Dal 29 ottobre 2020 al 6 gennaio 2021
Firenze, Complesso Museale di Santa Maria Novella
piazza di Santa Maria Novella 18
Orari: da giovedì a lunedì dalle 11:00 alle 17:00; domenica dalle 13:00 alle 17:00. Dal 1° dicembre, da lunedì a sabato dalle 10:00 alle 17:00; domenica dalle 13:00 alle 17:00. Ultimo accesso ore 16:00. La prenotazione è consigliata
Biglietti: Il biglietto è incluso nel percorso del Complesso di Santa Maria Novella. Intero 7,50 euro; ridotto 5 euro (11-18 anni); gratuito per i minori di 11 anni e per i residenti nel Comune di Firenze. Accesso ogni 15 minuti. Il percorso di visita è unidirezionale, come previsto dalle disposizioni anti-Covid19
info@muse.comune.fi.it; www.musefirenze.it