ANCONA – Si è aperta al pubblico il 4 settembre la mostra, curata da Vittorio Sgarbi, dal titolo La Maddalena, tra peccato e penitenza, promossa dalla Regione Marche in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, presso il Museo-Antico Tesoro della Santa Casa di Loreto.
Per questa esposizione il noto critico d’arte ha selezionato il tema della presenza di Maria di Magdala nella storia dell’arte. Ne è venuto fuori un percorso espositivo vario ed articolato che, racconta cinque secoli in 50 opere.
Il percorso inizia con Simone Martini e finisce con Canova. Un viaggio emozionante nella storia dell’iconografia di Santa Maria Maddalena, attraverso “capolavori assoluti, senza eguali nel mondo che stanno nelle Marche” come li ha definiti lo stesso Sgarbi, che ha aggiunto: “ Possiamo giocare a chiamarla mostra dell’Equivoco, lo stesso che hanno fatto i tantissimi pittori che nel corso del tempo hanno dedicato capolavori a questa Santa come a nessun altra, identificandola con la peccatrice penitente ideando la mostra ci siamo attenuti a Papa Gregorio Magno che nel 591 identificò Maddalena e la peccatrice e forse discende da lì l’equivoco storico di tanti artisti. La figura della Maddalena comunque è molto umana, corporea ed essenziale nella vita di Gesù Cristo e la troviamo spesso “ai suoi piedi” o che urla il suo dolore alla Crocifissione. Certamente Maria Maddalena ha amato Gesù da stargli molto vicino e questo ha ispirato capolavori come quello di Crivelli, il ritratto più seduttivo mai visto della Maddalena.”
Nel parlare della sua mostra Sgarbi racconta, innanzitutto, la tipicità dell’evento giubilare che mette al centro dell’attenzione una santa. Una santa importante e per di più nella condizione del pentimento, d’altra parte il tema del pentimento è il tema centrale della visione cristiana.
Fra le opere in mostra La Maddalena di Carlo Crivelli che, come sottolinea Sgarbi “è quasi un Klimt”. In un percorso espositivo che vede al suo centro le maddalene, meravigliose e con un atteggiamento sensuale e insieme di pentimento, si connotano, per esempio, La Maddalena in meditazione di Guido Cagnacci, l’Estasi della Maddalena di Ignazio Stern, di proprietà dello stesso curatore, dove si vede una Maddalena circondata da bambini che sembrano attratti da questa figura femminile ignuda, e la Cena in casa di Simone di Moretto da Brescia.
La Maddalena ha determinato degli assoluti capolavori, tra i quali vanno ricordati la sublime Maddalena penitente di Orazio Gentileschi che è nelle Marche, e La Maddalena di Giovanni Francesco Guerrieri. In questa rassegna si incrocia, inoltre, una posizione interessante dell’arte marchigiana, fra Guerrieri, Crivelli, Gentileschi, opere nelle Marche anche di artisti non marchigiani. Per restare nelle Marche, il curatore sottolinea come Lorenzo Lotto sia uno dei pochi pittori che ha abbandonato il tema, e non se ne comprende la ragione, vista la delicatezza e sensibilità psicologica del Lotto. In tempi più recenti è certamente da citare la meravigliosa Maddalena penitente di un piccolo pittore, Antonio Cavallucci, ma di una dolcezza senza fine. Presenti anche la Maddalena piangente di Guido Mazzoni, la Maddalena in contemplazione della croce di Matteo Loves, e La Maddalena di Desiderio da Settignano.
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VADEMECUM
Museo e Antico Tesoro, Santa Casa di Loreto
Aperto tutti i giorni dal lunedì alla domenica
Orari settembre 2016:
10.00/13.00 – 15.00/19.00
sabato e domenica: 10.00/13.00 – 15.00/20.00
Dal 1 ottobre 2016 all’8 gennaio 2017
10.00/13.00 – 15.00/18.00
sabato e domenica: 10.00/13.00 – 15.00/19.00
Biglietto (visita alla Mostra e al Museo)
Intero 8 euro, ridotto 6 euro
Per informazioni e prenotazioni: 071. 9747198 – 06. 68193064
museoanticotesoro@gmail.com; info@artifexarte.it