PADOVA – L’arte di Bruno Munari (Milano, 1907-1998) appare come un eccezionale complesso di pittura, scultura, sperimentazioni nelle tecniche più varie e innovative; e ancora grafica, design, editoria, fino a giungere a quella dedizione verso i laboratori per bambini in cui va riconosciuto un precoce superamento dell’opera d’arte chiusa a favore della fluente processualità del fare. Per celebrare questo grande personaggio Palazzo Pretorio di Cittadella (Padova), dal 9 aprile al 5 novembre 2017, propone un percorso originale sulla sua opera, che consente non solo di apprezzarne i caratteri peculiari al cospetto dei capolavori, ma anche di sperimentare varie attività.
La mostra dal titolo “Bruno Munari: aria | terra”, curata da Guido Bartorelli, che cura anche il relativo saggio/catalogo edito da Corraini (Mantova), alterna infatti alle stanze “contemplative” stanze “del fare”. In una mostra su Munari le stanze del fare non vanno intese come un’appendice didattica ma bensì come parte integrante dell’opera, in quanto le attività sono opere vere e proprie progettate dall’artista.
“Bruno Munari: aria | terra” intende quindi apportare un contributo significativo all’acquisizione storico-critica dell’eredità munariana, riconoscendola come manifestazione apripista di valori e obiettivi che animano tuttora la ricerca intorno alla ridefinizione del concetto di arte.
Aria è questo il titolo del primo polo posto all’insegna dell’aria, essendo costituito di leggerezza fisica e mentale, di piena disponibilità all’evoluzione spaziale e concettuale, di una disinvoltura tale da sembrare non richiedere sforzo, come se si desse in assenza di gravità; il tutto declinato con magnifica varietà di soluzioni. Alcune tra le più significative opere di Munari, accompagnate dai disegni progettuali, sono raggruppate in cinque nuclei tecnici e tematici, che corrispondono a cinque stanze espositive.
Terra è il secondo polo in cui la leggerezza delle opere si traduce in fare, il carattere aereo e smaterializzato si congiunge con l’obiettivo di divulgare i risultati ben oltre l’ambito ristretto dell’arte, intesa come privilegio esclusivo, elitario, per riversarli nelle pratiche concrete della quotidianità. Il fine divulgativo fa scattare in Munari sia l’attività di designer al servizio dell’industria più illuminata, sia la progettazione esperienziale destinata a stimolare il pieno sviluppo della creatività di ciascuno.
Il comitato scientifico della mostra e del catalogo è composto da docenti e collaboratori del Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova: Elisa Baldini, Guido Bartorelli, Giovanni Bianchi, Alberto Cibin, Alessandro Faccioli, Stefano Franzo, Cristina Grazioli, Mariana Méndez Gallardo, Alberto Munari, Silvana Sperati, Federica Stevanin, Giuseppe Virelli.
Vademecum
Dal 08 Aprile 2017 al 05 Novembre 2017
Cittadella, Palazzo Pretorio
Info: +39 049 9413449
info@fondazionepretorio.it
www.fondazionepretorio.it