MILANO – Dal 23 luglio al 29 settembre 2019, al primo piano di Palazzo Reale a Milano, apre al pubblico la mostra Nanda Vigo. Light Project, a cura di Marco Meneguzzo.
La rassegna intende raccontare l’eccezionale percorso di ricerca di questa artista e architetto, figura di assoluto rilievo nel panorama europeo, partendo dagli esordi alla fine degli anni Cinquanta per arrivare alle esperienze più attuali.
Nanda Vigo (Milano, 1936) inizia a realizzare i suoi Cronotopi dal 1962, in sintonia con lo spirito di ZERO, gruppo transnazionale di artisti tedeschi, olandesi, francesi, belgi, svizzeri e italiani al quale prese parte. Negli anni Sessanta elabora una personale ricerca incentrata sulla luce, la trasparenza, l’immaterialità, che devono costituire l’opera e lo stesso ambiente abitato dall’essere umano, e di cui i “cronotopi” sono la concretizzazione artistica.
L’artista realizzaveri e propri ambienti, alcuni in collaborazione con Lucio Fontana e specchi inclinati e tagliati in modo da riflettere una impensata visione della realtà, mentre continua il lavoro di progettazione di design e di architettura. Celebre la sua collaborazione con Gio Ponti per la Casa sotto la foglia, a Malo, del 1965, e la realizzazione del Museo Remo Brindisi a Lido di Spina del 1967.
Fulcro del percorso espositivo sarà un affascinante ambiente cronotopico, che occuperà l’intera stanza degli specchi, che esprime la quintessenza del modo di intendere l’arte di Nanda Vigo: una realtà più alta, una sintonia universale attraverso la contemplazione, la smaterializzazione, la comunione con il “tutto”.
Accompagnerà la mostra una monografia sull’opera di Nanda Vigo, a cura di Marco Meneguzzo, edita da Silvana Editoriale.