PARMA – Arriva dal’8 all’11 novembre a Fiere di Parma la 14esima edizione di Gotha, la mostra di alto antiquariato, che proporrà, sui circa 1550 metri espositivi, un’ampia varietà di opere che attraversano tre secoli di storia.
Una edizione ricca di novità questa del 2018, come spiega Ilaria Dazzi, Brand Manager di Gotha. “Rinnovamento – afferma Dazzi – è la parola che meglio rappresenta la 14° edizione di Gotha. Cambia la proposta espositiva, un mix virtuoso di artwork di altissimo antiquariato e avanguardie contemporanee. Cambia il concept fatto di talk e di mostre collaterali. Il tutto però – continua Dazzi – senza sperimentazioni per i nostri espositori. Abbiamo costruito il nuovo appuntamento su un solido programma di incoming di buyer provenienti da tutto il mondo attingendo al nostro consolidato network di relazioni. Siamo certi che la formula riporterà Gotha nelle agende del collezionismo internazionale”.
Le opere in mostra, valutate da una giuria di undici esperti, hanno un valore che si colloca in un range che va dai 10mila ai 300mila Euro, assecondando così le esigenze di un più vasto pubblico. A livello mondiale negli ultimi tempi, secondo la fonte Ubs “The art market” 2018, il 20% delle opere è stato battuto infatti tra i mille e 5mila dollari e gran parte delle transazioni va da 5mila a 50mila dollari.
Due le mostre collaterali che si potranno visitare a Gotha: la prima “Tesori del settecento: tre opere donate all’Accademia di Parma” ruota attorno alla figura di Ennemond-Alexandre Petitot, architetto francese che segnò profondamente la città. Curata dall’Accademia delle Belle Arti propone tre quadri: Ritratto di Ennemond-Alexandre Petitot, attr. a J. Zoffany, Ritratto del nipote di Petitot attr. a J. Zoffany e Veduta interna del tempio alla dea Mnemosine, di Evangelista Ferrari.
“Leone e Leonessa 1935-1936. Due sculture ritrovate di Arturo Martini” è il titolo della seconda esposizione che svela per la prima volta al pubblico le due opere originali “riscoperte” dello scultore trevigiano.
“Mostre volutamente dal codice espresso e stilistico lontane – sottolinea Ilaria Dazzi – ma che rappresentano la ricerca di un dialogo continuo tra presente e passato, senza perdere di vista il legame con Parma, città dalla quale parte l’ispirazione del rinnovato Gotha. Che è il tratto col quale vogliamo distinguerci sul mercato”.
A margine della fiera sono previsti anche una serie di incontri che avranno come fil rouge i Musei e l’arte del collezionare.
Venerdì 9 novembre, i collezionisti Lucia Bonnani e Mauro De Rio saranno in un dialogo con il giornalista di Repubblica Antonio Mascolo. Mentre sabato 10 novembre sarà la volta di Serena Bertolucci, Direttore di Palazzo Reale di Genova e Mauro Felicori che per 3 anni ha guidato la Reggia di Caserta. Sempre nella giornata di sabato Fabio Romano Moroni e Stefano Ridolfi interverranno sul tema “XArt Fingerprint Authentication System. Il metodo di identificazione delle opere d’arte”. L’incontro è organizzato da Ce.S.Ar. Centro Studi Archeometrici – Associazione per le Ricerche Archeometriche in collaborazione con Arsmensurae e Sapienza Università di Roma.
Giovedì 8 novembre si svolgerà l’incontro “Petitot e le competizioni europee dell’Accademia di Parma nel settecento”, a cura dello Storico dell’arte Alessandro Malinverni e del Professore Carlo Mambriani.
Per questa edizione Gotha avrà anche un suo canale Instagram dedicato agli espositori.