VENEZIA – Nasce con uno scopo ben preciso il progetto“Rothko in Lampedusa”, ed è quello di sfidare la visione o forse “il luogo comune” di considerare coloro che fuggono dai conflitti come una minaccia per la nostra società e il nostro benessere, o peggio ancora “un ingombro corporeo senza valore” (cfr. Zygmunt Bauman, Vite di scarto).
Si tratta di un progetto articolato, molto più di una semplice esposizione, organizzato da UNHCR l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, e curato da Luca Berta e Francesca Giubilei, in occasione della 58. Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia.
Il titolo fa riferimento a uno dei più grandi e celebri artisti del Novecento, di origini lettone, Rothko appunto, che fu costretto a fuggire dal proprio paese di origine insieme alla famiglia per approdare in America. L’artista dunque altri non era se non un rifugiato, che ha avuto la possibilità di esprimere e donare il proprio talento all’umanità in un paese che lo accolto, e se così non fosse stato oggi saremmo tutti più poveri senza le sue grandiose opere.
“Rothko in Lampedusa” vuole raccontare, attraverso una narrazione alternativa,come l’arte possa essere uno strumento che permetta ai rifugiati di esprimere il proprio talento, portando benefici incommensurabili alle comunità che li ospitano.
“Attraverso l’arte – Carlotta Sami, Portavoce UNHCR per il Sud Europa – le persone in fuga mantengono viva la propria umanità, la propria dignità e riaccendono la speranza di ricostruzione del proprio paese. Allo stesso tempo contribuiscono, nelle comunità che li ospitano, a gettare le basi per un futuro migliore, fatto di convivenza e di arricchimento nella diversità”.
Il progetto “Rothko in Lampedusa” è reso possibilegrazie al sostegno del Gruppo UniCredit, main sponsor di questa iniziativa. “La cultura – si legge in una nota – è senza dubbio un potente motore per lo sviluppo sostenibile delle nostre comunità e UniCredit ha una lunga tradizione di sostegno ad essa attraverso partnership di rilievo e iniziative specifiche che promuovano la crescita sociale ed economica e stimolino un dialogo sull’innovazione per favorire l’inclusione sociale, una maggiore coesione e il comune benessere sociale”.
Il progetto prevede una mostra, ospitata nel settecentesco Palazzo Querini, messo a disposizione dalla Fondazione Ugo e Olga Levi, che presenta, a partire dal’11 maggio, le opere di artisti contemporanei che hanno vissuto l’esperienza dell’esilio o affrontato il tema della fuga nella loro ricerca artistica.
Tra gli artisti non poteva mancare Ai Weiwei che, proprio come Rothko, ha un passato di esilio e fuga. Icona dei diritti umani l’artista cinese ha sempre proposto, attraverso le sue opere, una comunicazione forte e dirompente. In questa occasione presenta un’opera provocatoria: un “fake Rothko”, ovvero una riproduzione del lavoro del maestro realizzata usando blocchetti di LEGO donati da migliaia di volontari.
In esposizione ci sono poi le opere di Adel Abdessemed, Christian Boltanski, Nalini Malani, Abu Bakarr Mansaray, Richard Mosse, Dinh Q. Lê e Artur Żmijewski, in dialogo con quelle di cinque artisti rifugiati emergenti: Majid Adin (animatore, Iran, rifugiato in Inghilterra), Rasha Deeb (scultrice, Siria, rifugiata in Germania), Hassan Yare (fumettista, Somalia, rifugiato in Kenya), Mohamed Keita (fotografo, Costa d’Avorio, rifugiato in Italia) e Bnar Sardar Sidiq (fotografa, Iraq, rifugiata in Inghilterra).
Oltre a presentare i loro lavori, i cinque artisti saranno a Venezia fino al 23 maggio per partecipare ad una residenza artistica, organizzata in collaborazione con il progetto Waterlines, promosso dal Collegio Internazionale dell’Università Ca’ Foscari, dalla Fondazione di Venezia e da San Servolo srl, che offrirà loro l’opportunità di entrare in contatto con la scena artistica internazione e di avviare una rete di relazioni utili alle loro carriere.
Gli artisti emergenti saranno ospitati da famiglie appartenenti alla rete locale di Refugees Welcome Italia, la onlus partner di UNHCR che promuove l’accoglienza in famiglia dei titolari di protezione internazionale.
Il programma di residenza prevede anche una serie di momenti formativi, tra cui visite guidate, seminari, laboratori, organizzati con la collaborazione di Refugees Welcome Italia, Palazzo Grassi – Punta della Dogana, IED Istituto Europeo di Design Spa e l’Università Iuav di Venezia.
Fino al 24 novembre, il Padiglione dell’UNHCR ospiterà eventi, iniziative, esperienze, incontri.
IL PROGRAMMA
9 maggio 2019
Performance- installazione Dress For Our Time organizzata in collaborazione con il London College of Fashion della University of the Arts di Londra, con la modella Bianca Balti.
22 giugno 2019
Presentazione del documentario Torn con l’Ambasciatore di Buona Volontà UNHCR Alessandro Gassmann in occasione di Art Night Venezia. L’evento si inserisce nel programma ufficiale per la Giornata mondiale del rifugiato.
Dal 9 al 13 settembre 2019
Workshop formativo AtWork organizzato dalla Moleskine Foundation e condotto da Simon Njami per 25 rifugiati e richiedenti asilo provenienti dalla rete dei progetti di integrazione nazionale (SIPROIMI), a cui seguirà l’allestimento in mostra dei taccuini elaborati dai partecipanti a Palazzo Querini.
22 novembre 2019
Talk con la Prof. ssa Helen Storey del London College of Fashion, ideatrice del progetto Dress For Our Time
Il Padiglione infine ospiterà un’installazione interattiva dedicata all’UNHCR e al suo lavoro di protezione dei rifugiati, realizzata dall’agenzia TIWI. All’installazione è legata un’applicazione che consentirà ai visitatori di aiutare concretamente migliaia di famiglie rifugiate in Niger, Iraq e Tanzania attraverso la distribuzione di Refugee Housing Units, innovativi moduli abitativi sviluppati dall’UNHCR in collaborazione con la Fondazione Ikea e con la Fondazione di Disegno Industriale svedese.
Vademecum
ROTHKO IN LAMPEDUSA
11 MAGGIO – 24 NOVEMBRE 2019
in concomitanza con la Biennale di
Venezia
Palazzo Querini – Fond. Ugo e Olga Levi
Calle Lunga San Barnaba, Dorsoduro
2691, Venezia
Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00
Chiuso il martedì
www.artwithrefugees.unhcr.it