NAPOLI – Saranno cinque studenti della Facoltà di Conservazione e Restauro dell’Accademia delle Belle Arti di Varsavia, coordinati dal vice preside professore Krzysztof Chmielewski e dalla professoressa Julia Burdajewicz, a intervenire sugli apparati decorativi di alcuni ambienti di Villa Arianna, nel sito archeologico di Stabiae, corrispondente all’attuale Castellamare di Stabia, sulla cui spiaggia morì Plinio il Vecchio durante l’eruzione del Vesuvio nel 79 dopo Cristo.
L’intervento, che si concluderà il 4 agosto, prevede il il restauro e il consolidamento di un cubicolo rinomato per la sua pregevole decorazione, e di un ambiente, con affaccio sul mare, impreziosito da pitture parietali.
Questo è il terzo anno consecutivo che gli studenti/restauratori dell’Accademia, si occupano di Villa Arianna. In passato sono intervenuti sulle pitture parietali dell’ambiente 37 e del cubicolo 44.
Il progetto, sotto la direzione scientifica del Parco Archeologico di Pompei e il coordinamento della Fondazione Ras, trait d’union tra le due Istituzioni, è supportato economicamente anche dal Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale della Repubblica di Polonia.
Il contributo dell’Accademia, che ha impiegato per il progetto di quest’anno complessivamente circa 15mila euro, permette di insegnare tecniche di restauro sul campo a studenti di livello avanzato e allo stesso tempo di fornire un contributo importante per la preservazione del sito.
L’Accademia delle Belle Arti di Varsavia, che nel 2017 festeggia i settant’anni di vita, è tra le più prestigiose e antiche in Polonia. Con quattro differenti specializzazioni (pittura, scultura, carta, tessuti), sempre aperta a nuove collaborazioni internazionali, offre ai suoi studenti l’opportunità di perfezionarsi in numerosi contesti di alto interesse storico-artistico nel mondo.
Il Direttore Generale Massimo Osanna ha affermato: “L’area archeologica di Stabiae è un gioiello archeologico che merita un grande impegno di valorizzazione La possibilità di coinvolgere specialisti dell’Accademia di Varsavia, il cui prestigio a livello internazionale è ben noto, ci garantisce nelle operazioni di restauro che richiedono un incessante impegno in tutti i siti gestiti dal Parco archeologico di Pompei”. “Ci inorgoglisce al tempo stesso essere, attraverso queste esperienze di collaborazione, luogo di laboratorio e specializzazione per le migliori Università europea e in questo senso si ringrazia la Fondazione Ras per il contributo profuso nel favorire questa cooperazione”, ha concluso Osanna.