SPOLETO (PERUGIA) – La Rocca di Spoleto in aprile, prima delle festività pasquali, ospiterà una mostra con le opere d’arte recuperate nei centri umbri colpiti dal terremoto, in larga parte da chiese o accolte nel deposito attrezzato di Santo Chiodo, alcune delle quali ora in fase di restauro. A queste potrebbero aggiungersi due opere provenienti dalle Marche e due dal Lazio, presenti già alla Rocca di Spoleto per l’esposizione “Ospiti in Rocca”, dedicata alle opere d’arte tratte in salvo in Valnerina e nel Centro Italia, che si aprirà il 10 marzo prossimo e farà da anteprima alla nuova mostra.
L’assessore alla Cultura, Fernanda Cecchini, ha spiegato: “La Regione Umbria si è fatta promotrice di questa mostra per lanciare, attraverso i suoi beni culturali, il messaggio forte di una comunità che sa reagire e collaborare per realizzare interventi altamente qualificati di recupero e per far conoscere che la quasi totalità del suo territorio e dei suoi musei non è stato ferito dal sisma ed è pienamente fruibile. Un progetto condiviso dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, durante la sua recente visita a Norcia e Spoleto”.
L’assessore ha inoltre annunciato: “Daremo conto anche dell’impegno e della solidarietà che si sono attivati dopo gli eventi sismici. Saranno infatti esposte sette opere umbre provenienti dal primo lotto di restauri sostenuti dai Musei Vaticani ed altre cinque che sono attualmente in carico all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Altre opere da esporre provengono dal deposito attrezzato di Santo Chiodo. Ogni opera sarà accompagnata da informazioni essenziali, fra cui il luogo di provenienza. Inoltre, fotografie e filmati aiuteranno a contestualizzare i beni e a fornire i necessari rimandi al paesaggio, ai borghi, al territorio in genere. Saranno anche mostrate le operazioni di recupero attraverso un montaggio dei filmati dei vigili del fuoco o degli altri soggetti presenti alle operazioni, così come delle fasi di restauro. Uno spazio significativo verrà poi dedicato alla presentazione di tutto quello che non è stato colpito dal sisma”.
Il Servizio regionale Musei, archivi e biblioteche ha verificato la fattibilità del progetto con il segretario regionale del ministero dei Beni culturali, Luisa Montevecchi, la soprintendente per l’Archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria, Marica Mercalli, e la direttrice del Museo nazionale del Ducato di Spoleto, Rosaria Mencarelli. Nel periodo di apertura della mostra potranno essere organizzati eventi e convegni legati al tema del terremoto e della ricostruzione e visite programmate al laboratorio di restauro a Santo Chiodo di Spoleto. Il servizio regionale Comunicazione istituzionale e social media ha elaborato una prima ipotesi di campagna promozionale a sostegno della mostra e dell’intera rete dei musei della regione, in modo da far conoscere ai visitatori della Rocca di Spoleto il ricco e variegato patrimonio culturale dell’Umbria durante e anche oltre la mostra.
“E’ l’immagine forte di ripresa che parte dal Sistema museale regionale per proporre un territorio vitale e propositivo” ha commentato quindi l’assessore.