CATANIA – Dal 16 giugno al 16 ottobre 2022, il Palazzo della Cultura di Catania ospita la mostra Eteria di Andrea Chisesi (Roma, 1972), promossa dal Comune di Catania con la collaborazione di Materiarte.
Di diretta derivazione dal greco antico, Eteria significa “associazione di compagni che agisce per un bene più grande, al di sopra della volontà altrui”. In tal senso Chisesi ha concepito una serie di opere dedicate alla “fabbrica dei santi” – come la definisce il curatore Giuseppe Stagnitta – che vengono rappresentati iconicamente attraverso la loro immagine stampata e cioè i “Santini”.
L’artista ripercorre le immaginette votive e, pur rimanendo fedele alle secolari simbologie di ogni icona, rielabora le loro immagini utilizzando i segni della nuova società contemporanea, per darne una visione più critica e realistica; per esempio le sante sono tutte adolescenti del nostro tempo, come afferma Chisesi, «..erano bambine ribelli, ma proprio il dissenso dovuto agli ideali di cui sono state portatrici, è costata loro la vita».
«I santini come immagine stampata per diffondere e comunicare la vita dei martiri e dei Santi, a uso e consumo della devozione popolare – aggiunge Stagnitta – ricordano i manifesti che l’artista utilizza per la realizzazione degli sfondi (preparazioni) delle sue opere. Il manifesto pubblicitario è in strada per comunicare, attraverso immagini iconiche, prodotti di consumo; il santino è invece immagine intima, tascabile e non condivisa».
«L’artista – spiega la curatrice Marcella Damigella – dipinge le sue Icone con i simboli della nuova società, nel pieno rispetto della tradizione che trae le sue origini dalla sua terra. Di padre palermitano, infatti, Chisesi apprende le usanze siciliane tramandate dai nonni, ricordi di un’infanzia piena di credenze e riti propiziatori, di sarmatiche suggestioni e, con il bisogno di rendere sempre vive nella memoria i luoghi di un tempo passato, rinnova il culto attraverso la ‘preghiera’ del Pop».
A tal proposito proprio Chisesi racconta che «sin da piccolo sono stato attratto dalle immagini iconografiche. Mia madre mi regalò una scatola piena di santini; da quel momento cominciai a interessarmi di quelle immaginette di carta iniziando a collezionarle già a 18 anni. Allo stesso tempo mio padre, che era un grafico e studioso di icone sacre, in quel periodo scrisse un saggio sull’iconografia dei santi. Questa mia ricerca, che ha dato vita alla mostra, nasce proprio da questa sintesi familiare».
Il lungo percorso espositivo, che si snoda attraverso oltre 70 opere, parla di patriarcato, di violenza, di diritti negati, di mancanza di sentimenti, di vite delle figlie che diventano solo merce di scambio per l’arricchimento del patrimonio, un’Eteria appunto.
Non a caso, infatti, il percorso si conclude con un’opera estremamente significativa e attuale, che spingerà il visitatore a riflettere sul martirio come fenomeno non solo religioso, ma anche sociale: il caso della giovane Saman Abbas, ragazza pakistana scomparsa nel reggiano. L’artista la rappresenta con una pala e un paio sneakers in mano, simbolo di emancipazione e di integrazione sociale.
Un’attenzione di riguardo sarà per Sant’Agata, patrona della città che ospita la mostra di Chisesi; e proprio l’artista ha vissuto un’esperienza insolita durante la preparazione dell’opera dedicata alla santa. Un giorno, da un rigattiere, si trovò tra le mani una reliquia di Sant’Agata, un “pezzetto” di pelle della Santa; un oggetto sacro che l’artista interpretò come un segno; secondo Chisesi la sua mostra è stata benedetta dalla sua Patrona, e Catania è la città giusta per presentare la sua collezione.
Vademecum
Andrea Chisesi
Eteria
A cura di Marcella Damigella e Giuseppe Stagnitta
16.06.2022 | 16.10.2022
Inaugurazione 16.06.2022, ore 12 (apertura al pubblico ore 16)
Palazzo Platamone (della Cultura), Via Vittorio Emanuele II 121, Catania
Aperta LU – DO ore 9-19
Ingresso libero
Catalogo con testi di S.E. Card. Angelo Comastri, Marcella Damigella, Giuseppe Stagnitta
Produzione:Materiarte