ROMA – “Cultura come bene comune e diritto di ognuno”, è attorno a questo concetto di base che nasce “Dire Fare Cambiare”, un progetto ideato dall’Associazione Chiave di Svolta, costituita da un gruppo di sole donne che condividono impegno e creatività, oltre a una grande esperienza sia nella produzione culturale che nella progettazione sociale.
L’iniziativa viene lanciata attraverso il “Manifesto per la cultura bene comune e sostenibile” che – come racconta la fondatrice e presidente dell’Associazione, Giulia Morello – “vuole essere una chiamata alle armi nei confronti di istituzioni, artisti, enti, associazioni e imprese culturali”. “L’obiettivo – sottolinea Morello – è quello promuovere una cultura della sostenibilità offrendo supporto e servizi ad artisti/e, associazioni culturali, enti e istituzioni, imprese responsabili”.
La cultura, di solito prima tra le voci ad essere azzerate in caso di crisi economiche, deve invece divenire l’elemento fondamentale per il rilancio del Paese. Ma questo può avvenire soltanto “cambiando la sua narrazione”. “Mai come ora – suggerisce Morello – una corretta lettura delle dinamiche culturali, e di ciò che gira intorno ad esse, è urgente. In questo momento storico una nuova narrazione diventa fondamentale quando, finita l’emergenza del Covid 19, le Istituzioni dovranno pensare a come sostenere i vari settori e non dovranno certo mancare misure a sostegno del settore culturale e creativo, così profondamente provato dall’emergenza corona virus”.
Il Manifesto doveva essere lanciato in concomitanza con l’iniziativa pubblica “Earth Day Italia”, che si sarebbe dovuta svolgere, dal 22 al 24 Aprile 2020, al Villaggio per la Terra a Villa Borghese, “ma i recenti fatti ci hanno obbligato a rinunciare a questa idea e ad usare la potenza del web per raggiungere tutte e tutti egualmente” – spiega ancora la presidente dell’Associazione.
Il Manifesto diviene inoltre una sorta di “marchio di qualità” nel quale gli attori culturali possono riconoscersi impegnandosi a praticare e condividerne i valori. L’idea di “Dire Fare Cambiare” è infatti quella di diventare un punto di riferimento per tutte le compagini culturali che si occupano del rapporto tra cultura/sociale/ambiente. La possibilità offerta è quella di “fare rete”, coinvolgendo anche le piccole associazioni in progetti in cui realtà più grandi si presentano come capofila.
Sbirciando sulla pagina web dell’Associazione è possibile notare come siano diversificati i servizi offerti, dall’informazione sui bandi per accedere ai finanziamenti pubblici, all’organizzazione di eventi, fino alla formazione e alla comunicazione.
Ma la vera novità è rappresentata dalla “Talent Factory per cause sociali”. Si tratta di un’agenzia, la prima in Italia, che – spiegano le organizzatrici – “ha come mission quella di selezionare artiste/i che prestano la loro immagine per iniziative a scopo benefico e sociale di comprovata serietà”.