ROMA – Dal 10 al 27 gennaio 2017, la Casa della Memoria e della Storia di Roma ospita Sopravvissuti, una mostra del fotografo torinese Simone Gosso. L’esposizione, attraverso quaranta immagini di luoghi e volti di superstiti ai lager nazisti, incontrati fra il 1998 e il 2003 da Gosso, rappresenta non solo una ricerca artistica ma anche un viaggio nella memoria delle cose, dei luoghi e delle storie di persone diventate vittime di una grande tragedia collettiva.
Gli scatti del fotografo piemontese sono singoli ritratti che si armonizzano tra loro trasformandosi in un coro più ampio che racconta uno spaccato della storia della deportazione e, allo stesso tempo, la composita fisionomia dei singoli deportati: uomini e donne ebrei, partigiani, antifascisti, persone prese a caso nei rastrellamenti o durante scioperi e manifestazioni con le loro storie particolari e i loro sentimenti contraddittori e umani – dolore, resistenza, incredulità, rassegnazione, forza, vulnerabilità. Una pluralità di testimonianze, quelle degli intellettuali al pari di quelle di molti prigionieri anonimi.
Spiega Simone Gosso: “Mi sono avvicinato al complesso universo della deportazione per caso, attraverso il diario di un sopravvissuto. Poi sono venute altre letture, altre testimonianze, altre storie. Memorie intime e corali. Ma anche eterne ed effimere se destinate a rimanere solo nella mente di chi legge pagine scritte. Fotografare ha significato provare a dare alle loro parole occhi, labbra, volti. Perché dietro a questi visi stanno tragedie individuali ma anche grandi percorsi. Dietro a questi volti si possono infatti scorgere più tracce: la storia collettiva della deportazione italiana, la vicenda personale di chi è stato deportato e la conoscenza diretta delle persone ritratte”.
I quaranta scatti, disposti su singoli leggii, sembrano voler accogliere il visitatore, permettendo di entrare in intima comunicazione con i sopravvissuti e le loro memorie. Ogni ritratto è accompagnato inoltre da testi autobiografici e interviste raccolte dall’autore.
Un primo allestimento di Sopravvissuti è stato realizzato nel 2004 dall’editore Alinari, in coincidenza dell’uscita del libro, ed è stato poi riproposto a 11 anni di distanza in occasione delle celebrazioni dei 70 anni dalla Liberazione, in un evento sul carcere come anticamera della deportazione curato da Ocra Lab per le Ex Carceri Nuove di Torino oggi Museo. La mostra è stata presentata anche in occasione del XVI congresso nazionale dell’ANED, svoltosi dall’11 al 13 novembre del 2016, a Bolzano un altro luogo importante per la memoria della deportazione italiana politica e razziale. Benché ne rimanga solo un muro, Bolzano era infatti sede di uno dei quattro campi di concentramento esistenti in territorio italiano, oltre a quello di Fossoli nei pressi di Carpi, di Borgo San Dalmazzo in provincia di Cuneo e della Risiera di San Sabba di Trieste. Progettato per 1.500 prigionieri su di un’area di due ettari, con un blocco esclusivamente femminile e 10 baracche per gli uomini, fu successivamente ampliato e raggiunse una capienza massima di circa 4.000 prigionieri.
Vademecum
CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA
Via San Francesco di Sales, 5 – Roma
Lun-ven ore 9.30-20.00
Tel. 060608 – 06.6876543
www.comune.roma.it/cultura
INGRESSO LIBERO