L’anno poi 1522 essendo in Firenze un poco di peste, e però partendosi molti per fuggire quel morbo contagiosissimo e salvarsi, si porse occasione a Iacopo d’alontanarsi alquanto e fuggire la città. Perché avendo un priore della Certosa, luogo stato edificato dagl’Acciaiuoli fuor di Firenze tre miglia, a far fare alcune pitture a fresco ne’ canti d’un bellissimo e grandissimo chiostro che circonda un prato, gli fu messo per le mani Iacopo; per che avendolo fatto ricercare e egli avendo molto volentieri in quel tempo accettata l’opera, se n’andò a Certosa, menando seco il Bronzino solamente. E gustato quel modo di vivere, quella quiete, quel silenzio e quella solitudine (tutte cose secondo il genio e natura di Iacopo), pensò con quella occasione fare nelle cose dell’arti uno sforzo di studio e mostrare al mondo avere acquistato maggior perfezione e variata maniera da quelle cose che avea fatto prima. Giorgio Vasari, Le Vite, 1568
Così narrò Giorgio Vasari ne Le vite, descrivendo il momento in cui Jacopo da Pontormo si rifugiò alla Certosa del Galluzzo per sfuggire alla peste del 1523.
“Felicità Turbate”: il ritorno alla Certosa di Firenze
In occasione del quinto centenario della calamità che colpì Firenze, la Comunità di San Leolino su proposta di Antonio Natali (già Direttore della Galleria degli Uffizi) ha chiesto alla Compagnia Lombardi-Tiezzi di riportare alla luce Felicità turbate, il testo scritto da Mario Luzi, su richiesta di Federico Tiezzi sulla figura del grande pittore manierista Jacopo da Pontormo. Lo spettacolo debuttò al Maggio Musicale Fiorentino nel 1995, costituendo un tassello importante nella lunga collaborazione tra il poeta di Castello e il regista della Compagnia Lombardi-Tiezzi.
Lo spettacolo“Felicità Turbate” di Mario Luzi
Con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, lo spettacolo si terrà sabato 21 ottobre alle ore 21 nella sala principale della Pinacoteca della Certosa di Firenze. Si tratterà di un concerto per sette voci a cura di Federico Tiezzi, con Sandro Lombardi e altri attori in via di definizione, accompagnate dal quartetto d’archi dell’Orchestra Sinfonica Florentia.
Una riflessione sull’arte e la sua creazione
Il testo di Mario Luzi è un’opera che offre una visione profonda della vita e dell’arte di Jacopo da Pontormo, un artista che segnò un’epoca. Riproporre oggi questo ritratto d’artista da vecchio consente una riflessione sui dolorosi enigmi e sulle folgorazioni della creazione artistica e, insieme, getta uno sguardo impietoso sull’incontro-scontro tra questa e il potere politico.
Il sodalizio tra Tiezzi e Lombardi
La collaborazione tra Federico Tiezzi e Sandro Lombardi inizia nel 1990 con l’edizione scenico-spettacolare del Purgatorio dantesco. Questo sodalizio artistico è proseguito con altre importanti produzioni, culminando con il recente allestimento de “La notte lava la mente” nel 2022.
Il legame tra Pontormo e la Certosa
Come narrato da Vasari ne Le Vite, Jacopo da Pontormo, per sfuggire alla peste del 1523, si rifugiò nella Certosa dove rimase per circa quattro anni. Durante questo periodo, affrescò alcune lunette del chiostro con cinque scene della Passione di Cristo. Mentre le opere originali sono state danneggiate, delle copie coeve, dipinte da grandi artisti, sono ancora visibili nella Pinacoteca della Certosa, consentendoci di ammirare l’opera di Pontormo, seppur in dimensioni ridotte.
Vademecum
Felicità turbate
di Mario Luzi
Compagnia Lombardi – Tiezzi
21.10.2023 ore 21
Certosa di Firenze, via della Certosa 1, Galluzzo, Firenze
(posizione: https://goo.gl/maps/W9tRUyvVBjiUuFuv5)
Ingresso gratuito
Telefono +39 055 2047729
www.certosadifirenze.it
certosanews@gmail.com
Certosa: aperta tutti i giorni (escluso lunedì e domenica mattina) ore 10-12 | 15-18
Ingresso 8 euro; nel prezzo è compresa anche la visita guidata della Certosa tutti i giorni – escluso lunedì e domenica mattina – alle 10, 11, 15, 16.