FIRENZE – “L’arte accessibile. Musei e inclusione” è il nuovo appuntamento di approfondimento sulle pratiche museali organizzato da Fondazione Palazzo Strozzi e segue il precedenti “arte/scuola/museo”.
Palazzo Strozzi dedica infatti all’accessibilità una grande attenzione offrendo anche percorsi specifici dedicati a ragazzi con autismo, a persone con Alzheimer o con altre forme di disabilità fisiche e intellettive. Nel 2018 si è aggiunto anche un nuovo percorso dedicato all’inclusione delle persone con Parkinson.
Il nuovo convegno rappresenta l’occasione per mettere in rete programmi, approcci, successi e sfide attraverso il confronto diretto con istituzioni di livello internazionale chiamate a fornire esempi e stimoli per lo sviluppo di queste pratiche nel territorio regionale e nazionale. Le due giornate sono rivolte a professionisti dei musei, del settore cultura e operatori di ambito socio-sanitario per condividere esperienze, confrontarsi con nuove metodologie di lavoro e scoprire un nuovo orizzonte di possibilità con l’arte.
Durante la due giorni, che coinvolge anche gli spazi della mostra “Marina Abramović. The Cleaner”, si alterneranno interventi e laboratori tenuti da esperti provenienti da musei internazionali come Tate Modern di Londra, Kunstmuseum di Bonn, Museo Picasso di Málaga, Kunsthistorisches Museum di Vienna e Museion di Bolzano.
Gli esperti coinvolti illustreranno alcuni progetti ideati per rendere gli spazi museali accessibili a persone con disabilità fisiche, intellettive o con altre forme di fragilità. A questi si aggiungono le esperienze condotte da artisti e un focus specifico sul Parkinson grazie agli interventi di Daniele Volpe del Fresco Parkinson Institute e di Dance Well – Movimento e ricerca per il Parkinson della Città di Bassano del Grappa, direttamente coinvolti anche nelle attività di Palazzo Strozzi. “L’arte accessibile. Musei e inclusione” è reso possibile e sviluppato in collaborazione con il Fresco Parkinson Institute, eccellenza internazionale per la ricerca e la cura sul Parkinson e i disturbi del movimento.